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| TVANGESTE - FIRESTORM progetto russo alla sua seconda fatica, si presentano subito con un black sinfonico ben realizzato con tratti ammiccanti anche a sonorità più death. I suoni sono ricchi e ben realizzati, l'amalgama tra le parti più sinfoniche (che vanno dai cori alle tastiere) con la carica e l'aggressività metal risulta ben riuscito e spiccatamente di scuola filthiana. Si probabilmente tra le più importanti influenze di questo gruppo ci sono i cradle of filth, immediatamente riconoscibili nello stampo della voce (“perkuno's flame” contiene pure i classici urli quasi agonizzanti caratteristici di dani filth) , nelle batterie ricche di doppie casse e negli intarsi di tastiera, il tutto però filtrato da un'altra sensibilità differente, qua e la si notano sprazzi che potrebbero essere folk quali flauti o particolari cori. Pur essendo suoni non completamente innovativi l'ascolto è una piacevole sorpresa che non annoia. I pezzi non sono molto vari fra di loro ma si susseguono costantemente sulla stessa linea sonora ribadendo sempre più le loro capacita tanto quanto la loro ispirazione ai vampirici inglesi. Archi e pianoforti si susseguono attorno alle voci e alla batteria per tutti i brani, l'unico calo forse si ha verso la fine, dove le ultime tre tracce si presentano con troppa influenza gothic metal e dove “storm” spicca per le voci puramente prese di forza da i cradle of filth, in quei tratti in cui si alternano velocemente screaming, voce profondissime (modificate) e screaming sofferenti quasi recitanti più che cantanti, ma a peggiorare il tutto si presenta una strana ed inutile voce filtrata(!!!) che spunta come un narratore esterno Leggendo i testi presenti sul loro sito si nota come questo lavoro sia una sorta di concept che racconta una sorta di guerra, a quanto pare contro i cristiani, ambientata in prussia e descritta in maniera puramente epica. L'influenza gothic metal eccessiva sul finale ha un po smorzato il mio entusiasmo per questo lavoro, mentre i testi spiccatamente epici ho preferito non approfondirli per non uccidere un'album che ha comunque dei punti abbastanza validi e che merita un voto decente: 7-
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