LITFIBA - 17 Re
E' negli anni ottanta che i Litfiba sfornano, probabilmente, uno dei dischi più indicativi della loro carriera e, certamente, un capolavoro che fa scattare invidia anche al di fuori della nostra penisola. Un disco degno di rivali.
Ed ecco che ci si incammina dentro uno scavo colmo di sonorità Post-Punk, New Wave.. procreatrici di scenari di inquietante ottenebramento, ed è
opportuno decantare questo contesto, soprattutto per chi è abituato alle sole rockeggianti note di questo gruppo che, in passato, ha esordito con l'altra faccia della luna, quel volto dimenticato, o, anche, mai conosciuto.
Vien spontaneo lo smarrimento dei sensi e della mente.
Come non lasciarsi avvolgere da quella precoce tempestività di funeste note?
Come voltar le spalle a quell'affannosa aria di morte e di sfogo di desiderio?
Futile la fuga, futile l'ignorare tutto ciò.
Siam schiavi del tormento sonoro.
E quanto è incredibile il potere di quegli strumenti di totale disinvoltura?
Il basso è Re, le tastiere son Regine, le chitarre sono il Popolo, il resto è l'aria che respiriamo, e noi,
noi siam servi appagati.Non mancano raccapriccianti distorsioni che aggregano ulteriore compiacimento al nostro udito.
La superbia e il trionfo son le chiavi di
17 Re.Per quale ragione? Vi starete chiedendo..
Beh, il buon Piero s'esalta oltre l'incredibile, oltre la terra, oltre il cielo, oltre ogni indescrivibile attitudine e, al di là di questa spiccata alterigia, si nascondono compassionevoli temi con tanto di oscure tensioni.
E cito
Come Un Dio per porre un immediato esempio, ma tutto l'album ruota attorno a queste tematiche di dissidio e passione.
( E non dimentichiamo quanto sia erotica la voce di Piero,
)
Ed ecco
Apapaia, la traccia che più lodo e amo.
Si puo` vincere una guerra in due
E forse anche da solo
E si puo` estrarre il cuore anche al piu` nero assassino
Ma e` piu` difficile cambiare un' idea ..
Il mi sogno e` un taglio netto a tutto
E voglio che sia piu` reale
Potrei stare ore ed ore a parlare al silenzio
Ma e` pi difficile cambiare un' idea, Oh, oh!
Il mio sogno e` un mare acido
E dimmi se non e` reale
Ma il sogno traveste di luce ogni cosa vivente
E non toglie la paura dei fantasmi!
Eh! Rispetta le mie idee!
Apapaia, apapaia, apapaia, apapaia, apapaia, pah!
Eh! Rispetta le mie idee!
Apapaia, apapaia, apapaia, apapaia, apapaia, uh!
Il mio sogno e` un mare acido
E dimmi se non e` reale
Il giorno traveste di luce ogni cosa vivente,
Ma non toglie la paura dei fantasmi!
Voglio idee per sopravvivere
E mille, mille, mille non bastano!
E quel sogno, sai,
Continua a chiamarmi nella profondita` del mare
Un caduta dentro i vortici d' acqua
Le mie mani, che non si fermano piu`
Eh!
Rispetta le mie idee!
Eh!
Rispetta le mie idee!
Apapaia, apapaia, apapaia, apapaia, apapaia, apapaia, apapaia, uh!
Eh! Oh, Oh oh!
Rispetta le mie idee!
(Le mie idee!)Rendiamoci conto della magnificenza di questo brano.
Chiudo gli occhi e mi godo la superbia della ritmica e del testo.
Li riapro e ringrazio l'offuscata atmosfera che mi circonda.
Arrivati ad un certo punto ci ritroviamo persino accerchiati da una fruttuosa malinconia; questo per calcare le molteplici sensazioni presenti in questo gioiellino di disco.
(Avrete anche fatto caso a quanto io ami ripetere alcuni termini che, per me, rappresentano il mio universo narrativo)
La mente viaggia.
Il cuore s'ammala.
Il corpo si logora.
Percorriamo le traiettorie dell'infinito divisi in due, tra sete di successo e malessere interiore, e ci nutriamo di quel travisamento sonoro che mai c'abbandona.
Insomma, vogliamo aggiudicarci il potere assoluto, ma siam consapevoli di quanto male c'inonda, e di quanto sia difficile raggiungere quella "reclamata" meta.
Faccio anche notare la rabbia che vien fuori quando già siam giunti a metà ascolto di tutto
17 Re.
E il conforto? Chi ci conforta?.. la presunzione, la superbia, l'arroganza. Viviamo e sopravviviamo grazie alla nostra tracotanza.
Grandioso risultato.
Voto: 9