Rayzzen |
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| L'apertura dell'album sembra fatto da un rito cantilenato, un'atmosfera pesante opprimente che ci addentra in un mondo cupo, malvagio, di pura cattiveria black metal, per poi esplodere in un cantato di rabbia, a mio avviso ancora distante dall'essere lo scream attuale (qui si sente una certa influenza dal death metal), e un riff di potenza (in certi punti) quasi sottolineasse il legame che ancora deriva dal thrash, il tutto un po piu distorto, sporco e cupo. La ritmica lenta viene alternata ad una piu veloce e aggressiva in modo magistrale dal batterista, che dirige con parsimonia tutto il resto degli strumenti. Nella canzone ''in the shadow of the horns'' non vorrei dire una cazzata ma mi sembra di poter ricondurre un paio di strofe alla ritmicità del punk. La conclusione armonica di questa stessa canzone che si accavalla alla brutalità di fondo crea un effetto di contrasto che risveglia l'attenzione e ci porta diretti a ''paragon belial'' un capolavoro di distorsione e disarmonia eccellente (e una doppia grancassa non indifferente in certi passaggi), a mio parere il pezzo piu interessante dell'opera senza nulla togliere alle altre. Cosi come iniziato l'album si completa in maniera piu che lodevole. Un album non indifferente a cui si sono ispirati tanti altri gruppi della scena black.... lavori di tale fattura sono assolutamente pochi, concordo con porrzio sul voto, un bel 9 per a blaze in the northern sky. sosteniamoci a vicenda porzioo ;___; Edited by Rayzzen - 16/7/2008, 00:25
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