| Dunque,recensiamo quest'album. Vorrei essere un po' obiettivo,perchè se andassi di istinto darei 10 senza pensarci due volte: è uno degli album più belli che abbia mai ascoltato. Ma partiamo con la recensione.
Album estremamente complesso,ambizioso,omogeneo pur essendo variegato all'estremo. Unisce elementi gothic, power, folk, accenni orientaleggianti, musica sinfonica e epica insieme. Come già detto da mikaelsh unisce elementi nordici con elementi orientali,a mio parere sia nella musica che nei testi, testi complessi al pari della melodia. Il tema fondamentale è la ricerca della sapienza, Sophia nei testi, mediante la cabala, ma è rappresentato come un viaggio, e spesso Sophia viene anche invocata in aiuto.
Musicalmente unisce diversi generi, come ho già detto, rende un tutt'uno tutte le influenze che ha avuto negli anni e aggiunge elementi adatti al tema, orientaleggianti. Personalmente trovo la musica epica,mistica. A tratti raccolta e a tratti esplosiva. Passaggi cupi,di disperazione, e momenti di speranza. Trovo che la canzone che esprime meglio tutto questo è "The Perennial Sophia", una canzone musicalmente semplice ma di impatto, unisce tutte le caratteristiche sopracitate. Personalmente trovo incredibilmente azzeccati gli innumerevoli cambi di voce,da sporca a pulita a tenorile a femminile tipica del gothic a soprani e a molto altro, in riferimento sia alla melodia che al testo. La fusione di tutti questi e mille altri elementi tradizionali porta a un genere in totale simile al gothic ma completamente diverso anche, un lavoro innovativo e maturo, risultato forse di innumerevoli sperimentazioni. In diversi punti sembra quasi un'opera sacra in chiave metal. Andrei avanti per ore a cercare di spiegare quello che mi da questo disco,ma forse è il momento di analizzare anche i difetti.
Problema principale è la lunghezza, forse eccessiva, motivata dalla complessità degli argomenti di cui tratta. Altro problema è per assurdo la complessita dell'album, che lo fa diventare un album non per chiunque. Ultimo problema trovo che sia in alcuni punti la non perfetta riuscita di alcune canzoni, come "The Wand Of Abaris", con un ritornello mozzafiato, ma con un passaggio quasi caricaturale nelle voci, a parer mio non voluto.
In generale però lo trovo un lavoro incredibile,sentito,solenne e sontuoso,senza però essere banale o eccessivamente complicato al punto da pregiudicarne l'ascolto. Non è perfetto, ma più che sufficiente, anzi. Per quest'album darei un voto alto, direi 8.5
Edited by BigBrus - 21/7/2008, 22:03
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