Listening Club (recensioni musica metal, rock e altro)

exploited - punk's not dead

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mikaelsh
view post Posted on 28/7/2008, 22:38




exploited - punk's not dead

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1. Punk's Not Dead - 1:51
2. Mucky Pup - 1:42
3. Cop Cars - 1:52
4. Free Flight - 3:35
5. Army Life (Part 2) - 2:37
6. Blown To Bits - 2:40
7. Sex & Violence - 5:11
8. SPG - 2:07
9. Royalty - 2:07
10. Dole Q - 1:51
11. Exploited Barmy Army - 2:28
12. Ripper - 2:03
13. Out Of Control - 2:52
14. Son Of A Copper - 2:39
15. I Believe In Anarchy - 2:03
16. Dogs of War – 1:43
17. What You Gonna Do – 2:18

cominciamo il listening punk con un album facile facile semplice semplice...buon ascolto!
 
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HybridMoments
view post Posted on 29/7/2008, 13:21




Si tratta di un album uscito nel 1981, anno in cui il punk già possedeva una certa fama;
è il primo lavoro della band inglese.
L’”anarchia” è il tema principale, e i pezzi sono veloci e violenti e non mancano urla estreme.
“Punk’s Not Dead”, titolo dell’album, è diventato una sorta di frase tipica, e molti la usano senza manco sapere da dove proviene.
I brani sono di breve durata (tratto classico e fondamentale del movimento Punk), quei pochi accordi bastano per dar sfogo alle necessità del gruppo; sesso,anarchia,violenza,ribellione…percorrono tutto il disco.
Gli Exploited si scagliano anche contro alcuni gruppi americani >_>, li ritengono inferiori e incapaci di fare “Punk”.
Trovo che “Sex And Violence” sia il pezzo più carino, perché si avvicina di più alle mie esigenze, essendo un’amante del melodico e detestando “grida e urla” prive di una musica capace di cullarle, ma dicono che questo sia PUNK; beh si, probabile..Ci sono diverse concezioni di questo genere, ed è ormai abbastanza vasto, e gli si possono affidare addirittura dei sottogeneri.
Occhei, “Punk’s Not Dead” è un discreto lavoro per quanto riguarda il contributo all’utopica sfera anarchica, ed è anche un buon aggancio allo stile in questione.
7
 
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mikaelsh
view post Posted on 29/7/2008, 14:46




EXPLOITED – PUNK'S NOT DEAD
era il 1981 quando quest'album uscì preparando la strada alla seconda ondata punk/hc che sarebbe sfociata l'anno successivo per mano di gruppi quali discharge, gbh e gli stessi exploited.
“punk's not dead” è il primo album del gruppo scozzese ed è da considerarsi fondamentale per quello che tutto il filone “street punk”, canzoni brevi e semplici come deve essere per il vero punk e testi ridotti all'osso. La musica è veloce e violenta (per gli standard musicali attuali sarebbe ridicola ma posizionandola nel suo originale contesto musicale diventa molto violenta e veloce) condita dalla voce sgraziata di wattie che “canta” la propria anarchia menefreghista e violenta, la canzone più rappresentativa del loro modo di essere è probabilmente “sex and violence”, diretta e esplicita oltre che essere probabilmente la canzone più semplice del pianeta. Buon album che passa velocemente senza stancare (17 tracce per una durata totale di 40 minuti circa) e senza mai abbassare il tiro delle canzoni, tracce particolarmente belle che risaltano sulle altre possono essere al massimo “punk's not dead”, “army life”, “sex and violence” e “I belive in anarchy” (probabilmente i pezzi più famosi dell'album). Dare un voto a quest'album è difficile in quanto se da una parte per la propria perfetta capacità descrittiva di una parte del movimento punk e per il suo peso storico (iniziatore dell'ondata anni 80 del punk) prenderebbe un 10 , dall'altra parte le canzoni non sono proprio splendide, esistono lavori molto migliori e prenderebbe solamente un 6 stiracchiato. Per questo mi trovo a fare una media e dare un 8. ascolto obbligato per chi vuole avvicinarsi o conoscere il punk degli anni 80 e il movimento street punk, ascolto non fondamentale per chi bada solamente alla musica, ci sono miriadi di lavori migliori.
 
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porzioo
view post Posted on 4/8/2008, 14:41




Le canzoni sono tutte caratterizzate per la velocità, la carica combattiva, la durata breve e la semplicità.
E' un album che nell'insieme si fa ascoltare gradevolmente anche se per adesso non c'è un pezzo che mi abbia colpito più degli altri.
Non sapevo che questo fosse street punk e ora spero di aver inquadrato questo sottogenere, anche se nei cori avrei trovato un germe di hardcore.
Non conosco il movimento punk per poter dare a questo disco una collocazione in base al peso storico, quindi solo in base ai miei gusti diciamo 7
 
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Cirith_Ungol
view post Posted on 8/1/2009, 19:20




Punk's Not Dead.
Come diceva la collega qui sopra, è una frase che viene pronunciata a rigor di inflazione ultimamente, quasi a imporselo e a convincersene...
Già, perchè il punk come IL PUNK 77 non c'è più.
Gli Exploited nascono tre anni dopo l'esplosione di questo genere, facendosi carico dell'eredità dei Grandi che han scritto la storia della musica da strada inglese (in primis Sex Pistols).
Anche solo guardando la cover, si nota subito l'immagine di un bambino che porta su di sè una copia ingradita di prima pagina di quotidiano riportante la morte di John Simon Ritchie (oh, Sid Vicious per chi non è addetto ai lavori) avvenuta due anni prima l'uscita di questo album.
Giri di basso elementari, chitarra rumoreggiante q.b., voce graffiante, ritmo di batteria incessante, ritornelli scarni e ripetitivi che mirano ad entrare nella mente di chi ascolta: questo è lo Street Punk.
C'è chi li definisce Hardcore Punk, ma se dovessi paragonarli ad un gruppo di questo genere (prendiamo i Dead Kennedys, che erano peraltro loro acerrimi nemici), beh...non lo trovo azzeccato, non in questo album almeno.
Come tutti i primi lavori di una band, si denota acerbità e sperimentazione...non c'è melodia, le tematiche sono grezze ed esplicate in modo da inculcarsi nell'ascoltatore...insomma, il Punk così come dovrebbe essere: niente fronzoli nè pentatoniche, ma un grido di protesta contro lo Stato e le proprie necessità.
Apprezzo l'intro di basso e chitarra del pezzo "Free Flight", forse uno dei pochi momenti armonici e "maturi" dell'intero album.

Voto: 71/2
 
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mikaelsh
view post Posted on 8/1/2009, 19:44




bhe sul definirli hardcore dipende, come giustamente hai detto ad esempio confrontarli con i dead kennedys diremmo che non sono hardcore ma bisogna anche tener conto che sono distanti circa un oceano ed un continente questi due gruppi e che vengono da ambienti del tutto diversi.
in teoria non è corretto definirli puramente hardcore per il semplice motivo che l'hardcore puro ce l'avevano solo gli americani (così come il punk puro non ce l'avevano).
gli exploited però sono stati tra i primi ad indurire il suono del punk creando la corrente chiamata "hardcore anni 80" o "uk 82" che doveva sicuramente una parte alle influenze d'oltreoceano.
insomma diciamo che personalmente definirli puro hardcore lo trovo un errore anche anche io, almeno per questo album. però c'è da dire che sono stati importanti per altre particolari sfaccettature del harcore
 
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HybridMoments
view post Posted on 8/1/2009, 19:46




Per carità, definirli Hardcore è un reato.
Han gettato qualche base si, magari non con questo disco.
 
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mikaelsh
view post Posted on 8/1/2009, 19:50




ma neanche le han gettate, al massimo han gettato quelle dell'hardcore inglese (quello uk 82 che ho citato prima).
ma no non hanno nulla a che fare col vero hardcore, anche perchè ripeto il vero hardcore è stato un fenomeno solo americano
 
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HybridMoments
view post Posted on 8/1/2009, 19:51




OVVIO MY DARLING :D

QUELLO INGLESE


In America (e non solo) ci han pensato gli Husker Du fondamentalmente a gettar basi e semi.
 
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mikaelsh
view post Posted on 8/1/2009, 20:12




CITAZIONE
In America (e non solo) ci han pensato gli Husker Du fondamentalmente a gettar basi e semi.

chi ha veramente messo giu le basi son stati black flag e minor treath (e direi anche dead kennedies), che poi loro sono stati tra i più importanti ok, ma direi più per una parte che per tutto l'hardcore
 
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HybridMoments
view post Posted on 8/1/2009, 20:14




Dunque, per i Black Flag potrei contrattare, nel senso che han contribuito anche loro, insieme agli Husker Du a gettar basi primordiali per l'Hardcore.
I Minor Threat son venuti dopo, di conseguenza hanno solo approfondito quel che già era stato fatto.
Gli Husker Du sono i principali gettasemi affiancati da altri gruppi che hanno contribuito ad una espansione totale del genere.

Edited by HybridMoments - 9/1/2009, 10:51
 
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mikaelsh
view post Posted on 8/1/2009, 20:18




CITAZIONE
I Minor Treath son venuti dopo, di conseguenza hanno solo approfondito quel che già era stato fatto.

i minor treath son venuti dopo pubblicando il primo album prima degli husker du,
i minor treath sono importantissimi per l'hardcore e fondamentali per il newyorkese.
gli husker du son fondamentali per il melodico, ma per il vero suono hardcore son serviti di più i minor treath visto che quello melodico (non tanto per gusti personali) è un hardcore di "serie B", il vero hardcore non è quello, mancano tutti gli spunti più punk
 
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HybridMoments
view post Posted on 8/1/2009, 20:26




CITAZIONE
gli husker du son fondamentali per il melodico, ma per il vero suono hardcore son serviti di più i minor treath visto che quello melodico (non tanto per gusti personali) è un hardcore di "serie B", il vero hardcore non è quello, mancano tutti gli spunti più punk

Esattamente, gli Husker Du han gettato le basi, anche se per l'Hardcore melodico soprattutto.
I Minor Threat han seminato su quel campo già esistente portando alla luce sonorità assai più torride e dure.

CITAZIONE
i minor treath son venuti dopo pubblicando il primo album prima degli husker du,

Aspè, forse non ci siamo capiti :lol:
Non parlo di pubblicazione di Album, altrimenti la mia frase sarebbe del tutto scorretta.
Gli Husker Du già si esibivano pubblicamente prima di pubblicare il primo disco, già avevan fatto la loro parte.
I suoni duri dell'Hardcore dei Minor si son sviluppati (brillantemente tra l'altro) in seguito.

Edited by HybridMoments - 9/1/2009, 10:51
 
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mikaelsh
view post Posted on 8/1/2009, 20:29




CITAZIONE
I Minor Treath han seminato su quel campo già esistente portando alla luce sonorità assai più torride e dure.

non era gia esistente
CITAZIONE
Gli Husker Du già si esibivano pubblicamente prima di pubblicare il primo disco,

si ma se ti esibisci e basta raggiungi meno persone che pubblicando un album, quindi se proprio vuoi hanno gettato le basi intorna alla propria casa, a gettarle in giro sarà stato l'album dei minor treath :)
 
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HybridMoments
view post Posted on 8/1/2009, 20:38




Non ci credo, fai l'ottuso anche qua ç_ç.

Ho un live degli Husker Du che risale al 1980, già apprezzati, già ingegnosamente ingegnosi, già "Nati", mancava solo l'album pubblicato in studio.
I Minor hanno approfondito e indurito le sonorità.
Non mi metto a discutere su questa faccenda palese. Mi vien l'emicrania alle palpebre.

Ti do ragione sulla loro prevalenza sui suoni Potenti dell'Hardcore, su questo non vi è dubbio.
Ma primordialmente e inconsciamente son stati gli Husker Du a gettare le fondamenta, anche se scarse, anche se più melodiche, attenzione.
 
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19 replies since 28/7/2008, 22:38   196 views
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