Listening Club (recensioni musica metal, rock e altro)

Paradise Lost: "In Requiem"

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HybridMoments
view post Posted on 25/8/2008, 14:36




Ho scelto qualcosa di più recente:

"IN REQUIEM" dei Paradise Lost

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1. "Never For The Damned"
2. "Ash & Debris"
3. "The Enemy"
4. "Praise Lamented Shade"
5. "Requiem"
6. "Unreachable"
7. "Prelude To Descent"
8. "Fallen Children"
9. "Beneath Black Skies"
10. "Sedative God"
11. "Your Own Reality"

BUON LAVORO!!!
 
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BigBrus
view post Posted on 26/8/2008, 17:22




già che hai scelto i paradise lost ti stimo una cifra!! appena riesco lo sento per bene e lo recensisco...quel poco che ho sentito loro non mi era dispiaciuto affatto!
 
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mikaelsh
view post Posted on 27/8/2008, 23:08




pur non essendo iscritto faccio la recensione di quest'album che finora nessuno sta cagando (probabilmente perchè la lucentezza del baratro creato dagli inaspettati unexpect sta offuscando questo listening metal).
quindi ecco a voi!

IN REQUIEM - PARADISE LOST
questo è l'ultimo album uscito per ora di questa band gothic metal. Ascoltando quest'album non ho sentito nulla di particolare ne in bene ne in male, un album che scorre quasi senza accorgersene senza però essere realmente noioso o fastidioso (personalmente un po lo era ma perchè non seguo questi generi). Per tutto l'album le sonorità si mantengono più o meno le stesse senza sbalzi me senza far risultare per questo i brani tutti uguali. Il loro è un metal ricco di melodicità, pulito nei suoni ma dove non mancano chitarre pesanti e voci quasi growl che si alternano al cantato più puramente pulito, seppur con una vena leggera di grezzo quasi volesse ricordarci che è pur sempre un album metal. Forse meglio rispetto ad altre cose gothic metal che ho sentito in quanto non è pieno di cori,organi,violini,lirici e voci femminili, elementi che se messi bene valorizzano non poco, ma nella maggior parte dei casi vengono messi a caso dai gruppi. In sostanza ci troviamo di fronte a un lavoro di buona fattura.
Tra tutte le uniche tracce che riesco a citare sono “requiem” e “sedative god”, probabilmente le più “cattive” dell'album e che per questo si notano di più in un lavoro che mediamente passa inosservato.
Come gia detto non ci sono vere e proprie pecche in quest'album, ma nonostante ciò il voto non è sufficiente in quanto il lavoro passa inosservato, troppo inosservato (e ok aggiungiamoci anche il fatto che non vado matto per queste sonorità). Voto 5
 
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HybridMoments
view post Posted on 28/8/2008, 15:15




"In Requiem", ultimo album della band, dove dominano chitarre ritmiche e lineari.
"Never For The Damned" dà l'avvio al disco, che prosegue in quel "gothic metal" che i Paradise Lost tanto amano; Il genere con cui sono nati.
La voce di Holmes, rauca, ma ben definita, asseconda quei suoni dolci e cullanti,
soprattutto in "Ash & Debris".
I tempi sono abbastanza lenti, le corde sembrano appesantirsi man mano, ma non mancano improvvisate di batteria di brevi istanti.
L'album scorre senza problemi, limpido, troviamo anche qualche brano accompagnato dal pianoforte.
La corale atmosfera che si crea è molto piacevole e non eccessiva, e per tale ragione,
"In Requiem" si avvicina molto ad una forma di Doom Metal, anche perché i suoni tendono al rallentamento e ad appesantirsi.
Un Discreto lavoro, semplice, ben fatto. 7
 
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view post Posted on 28/8/2008, 21:58
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Bene. I Paradise Lost ovviamente sono noti per essere gli "inventori" del Gothic Metal, dopo aver iniziato la loro carriera col Doom, e a mio parere tale album riprende in pieno lo stile della band inglese, che presenta un album degno della fama di questo gruppo.
Ricordo che in alcuni album precedenti si erano abbandonati a sonorità ed elementi elettronici e di synth rock, ispirato ai Depeche Mode. Ciò aveva un po' fatto perdere il loro smalto ma con l'album "Paradise Lost" erano già ritornati alle loro sonorità degli esordi e con quest'album, "In Requiem", hanno a mio parere fatto ancora meglio, come a ribadire il concetto che il Gothic Metal l'hanno inventato loro e sarà sempre il loro stile.
Dopo questa introduzione mia, passiamo un po' all'album in sè.
In "In Requiem" si nota subito che sono le chitarre a dominare e il cantante da subito prova di sè con la sua inconfondibile voce roca che aveva abbandonato in alcuni lavori precedenti della band. Voce come sempre espressiva, ma anche relegata a volte in secondo piano a favore delle già citate chitarre che dominano tale album, con riff ben azzeccati e precisi.
Certo, non mancano degli inconvenienti, come canzoni quali "Unreachable" che passano quasi inosservate, senza relamente presentare qualcosa di innovativo o di concreto. Sono presenti però tracce che a mio parere diverrano dei classici di tale band, quali "In Requiem", "The Enemy" (che per me presenta dei cori molto ben azzeccati e piacevoli) e in minor modo "Beneath Black Skies".
Concordo comunque a dire che forse non è proprio un album "appassionante", ma che a volte scorre senza dare veramente alcuna emozione, sia positiva che negativa. Ma direi poche volte, ci sono solo alcuni passaggi noiosi. Quindi forse ha appunto il difetto di essere un po' anonimo e ripetivivo in alcuni tratti, ma nel complesso il lavoro svolto è buono e in fondo se piace il Gothic Metal, questa band, ed in particolare questo album sono da rimediare senza pensarci un attimo.
In definitiva, direi che merita un bell' 8/9

Edited by PHE-Arado - 29/8/2008, 18:38
 
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BigBrus
view post Posted on 30/8/2008, 11:18




questo album segna un momento di abbandono delle sperimentazioni che avevano caratterizzato l'ultima parte della carriera dei paradise lost. le sonorità sono prettamente gothic, anche se si può notare una vena doom,ripresa direttamente dai primi album. la componente gothic è quella che però prevale nettamente su tutte. mastro wikipedia mi informa che sono stati loro a "inventare" il genere gothic, e che hanno influenzato i vari therion nightwish e simili. non ho mai sentito l'album gothic quindi non posso dirne niente.

quest'album,però,riprende la vena gothic,ma a mio parere non aggiunge niente ne al gothic ne al doom, e in generale alla musica. per carità,registrazioni pulite,atmosfere intense,riff azzeccati,potenti e delicati allo stesso tempo,le chitarre dominano senza riempire l'intera gamma sonora,la voce,pulita ma aggressiva e a tratti anche disperata,è azzeccata. la composizione è semplice ma efficace: le canzoni non hanno strutture strane ma svolgono il loro lavoro con efficacia.

tuttavia...come già detto lascia poco quest'album. scorre via senza problemi,ma non lascia neanche traccia. poche canzoni (una su tutte "fallen children") rimangono appena impresse.

in generale un'album medio,fatto bene,ma senza niente di innovativo,di particolare o di fenomenale. non una schifezza,ma neanche un capolavoro. personalmente preferisco molto di più i paradise lost che ricordavo, inventori o quasi del death doom portato avanti dai my dying bride per dire un nome su tutti. aspetto l'ascolto approfondito del primo album dei paradise lost "lost paradise" per dare un voto più sicuro.

per il momento si attesta come un 6.5 per i motivi citati sopra
 
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porzioo
view post Posted on 31/8/2008, 15:25




non posso scaricarlo perche' quel cane di mito fratello ha emule a manico con 5 pornazzi e mi ha detto che se lo spengo mi leva le unghie dei piedi
provo domani a scaricare ascoltare e recensire se va in archivio mi aggiungo dopo
mannaggia alla diarrea di oblreth
 
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ilSimo
view post Posted on 31/8/2008, 18:11




Recensione veloce: ma l'ho ascoltato? ah, si...

Recensione vera: un disco... piatto. non e' brutto, non sovvengono attacchi di vomito e nemmeno semplici brividi lungo la schiena, ma nemmeno fa allungare le orecchie (manco una volta) per qualcosa di particolare. anzi si, a volte viene da chiedersi se il piano ce lo buttano dentro a caso o c'e' un criterio, ma tutto si ferma li.

Si riesce ad ascoltare, non viene voglia di toglierlo dal lettore e spaccare in milioni di pezzi il cd, e si arriva tranquilli alla fine, ma e' anche un po' come dormire in treno: il tempo passo ma il viaggio non te lo godi un gran che'.

Musicalmente, dalla regia mi dicono che e' gothic metal: ci sta, potrebbe essere termine di paragone del genere per quanto e' standard, ma anche cio' non va a favore del disco -_-

in conclusione, un disco senza infamia e senza lode, quindi 6, perche' un disco qualcosa di buono per avere la sufficienza lo deve avere, e non farmi urlare BASTA!!! puo' essere... sufficiente :P
 
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porzioo
view post Posted on 1/9/2008, 15:10




Appena finito di ascoltare ora.
Impressioni a caldo: Mi piacciono le chitarre. E' gothic come stile ma le chitarre lo rendono piu' potente . Il cantato pulito e ogni tanto piu' growl ci sta.
Diciamo che in generale e' un album che si lascia ascoltare anche se tra i vari pezzi ce ne sono alcuni che fanno calare la qualità generale dell'album.
Di negativo c'è che è monotono, ben fatto ma monotono.
Per adesso do' un 6
 
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DeathSKnight
view post Posted on 3/9/2008, 10:54




lo trovo un pò monotono e ripetitivo , per ora mi limito a scrivere questo
come voto dò un 6
 
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9 replies since 25/8/2008, 14:36   132 views
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