Listening Club (recensioni musica metal, rock e altro)

hevia - no man's land

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mikaelsh
view post Posted on 22/9/2008, 11:58




ecco a voi il nuovo listening varie, album proposto da bigbrus, ed è l'album che ci ha portato a progettare il listening varie :D

hevia - no man's land

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1 Busindre Reel
2 Naves
3 Si La Nieve
4 Gaviotes
5 El Garrotin
6 El Ramu
7 La Linea Trazada
8 Llaciana
9 Sobrepena
10 Barganaz
11 Añada

l'album lo trovate anche col nome tierra de nadie ma le tracce dovrebbero essere le stesse

 
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mikaelsh
view post Posted on 23/9/2008, 00:44




HEVIA - NO MAN'S LAND
nel 1999 (se non vado errato) comparve dal nulla il nome di hevia grazie ad una sua canzone, l'iniziale di quest'album (“busindre reel”), era piaciuta alle grandi masse, usata per qualsiasi pubblicità, con un video che veniva passato ovunque in continuazione fino a stomacare. Il grande pubblico non era certamente abituato a queste sonorità e ne rimase affascinato. Per il suo successo (svanito poi così come è comparso) era bastata questa particolare miscela di musica tradizionale, con tanto di cornamusa come strumento principale, e di basi abbastanza orecchiabili al limite della musica new age/etnica.
Album totalmente strumentale se si escludono quei “lamenti” di sottofondo, la maggior parte dei brani deriva da canzoni tradizionali (o almeno così leggo), riarrangiate e modificate con tutta l'aggiunta di strumenti a creare il tappeto musicale.
Nessuna canzone è stata capace di smuovermi particolarmente, sicuramente c'è più varietà di quanto ci si aspetta, ma lo vedo come un album che può piacere solo ad appassionati di certe sonorità (oltretutto per seguirlo a fondo bisognerebbe conoscere quali sono gli originali brani tradizionali e la cultura stessa degli ambienti che vengono “citati” musicalmente). Il tentativo di mescolare il suono della cornamusa con le sonorità da “world music” è riuscito, ogni strumento sta bene dove è messo, unico errore di questo album (o di chi lo ha spinto) è che si è cercato di far passare come un album piacevole per tutti e orecchiabile quello che in realtà è un album difficile per la maggior parte degli ascoltatori medi e che può piacere veramente solo a degli esperti o appassionati di certi generi.
A livello personale queste sonorita le trovo fastidiose e nauseanti se somministrate a dosi elevate (per capirci intorno alla traccia 5 avevo gia visioni mistiche e capogiri, arrivato alla 9 ero al limite delle convulsioni, ma sono riuscito ad ascoltarlo tutto :D).
voto: 5-

leggendo in giro ho visto che è indicato anche il nome più preciso dello strumento che suona ma non ho avuto voglia di puntualizzarlo ogni volta e quindi ho semplificato con “cornamusa” quindi non ribattetemi su questo punto se mai lo vorreste fare :D
 
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HybridMoments
view post Posted on 24/9/2008, 14:27




“No Man’s Land” è dominato dalla cornamusa elettronica multitimbrica. La mescolanza del tradizionale e del moderno è molto evidente in qualsiasi pezzo, tutto scaturisce dalla genuinità con cui Hevia si pone.
Di interventi vocali ce ne sono pochi, se non pochissimi..Strumenti di vario genere si fondono e proseguono nel loro cammino discretamente; flauto, cornamusa, liuto, percussioni varie, basso, chitarra elettrica.. Abbiamo un abbraccio di musica ben generato.
Nel complesso non ci sono chissà quanti difetti, l’album si apre con la famosissima “ Busindre reel”, e chi è che non l’ha ascoltata almeno una volta nella vita! Piacevolissima ballata con cui l’artista si è presentato al pubblico.
Riguardo agli altri brani, beh..Son meno famosi, ma non di minore intensità.
Piacevole il modo in cui scorrono le tracce, armoniosamente, candidamente.
Non è un qualcosa per tutti, né tutti lo gradiscono, lo si deve interpretare fino in fondo;
a molti potrebbe annoiare la sola strumentalità, e magari si spera di udire qualche creatura cantare su quei dolci e genuini suoni, però, al massimo, giunge al nostro udito qualche lieve coro che tende subito a svanire.
Tradizione e modernità sono le chiavi di “No Man’s Land” o meglio, “Tierra De Nadie”.
Non mi è dispiaciuto, e non vi ho trovato pecche imperdonabili.
Voto: 7
 
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Rayzzen
view post Posted on 24/9/2008, 18:13




neanche un cantato in scream o in growl che noia..... no bhe dai questo era uno scherzo palese :D


di hevia non avevo mai ascoltato un intero album ma effettivamente “ Busindre reel” in tv la trovavi ovunque quindi era impossibile evitarla anche volendo.... l'album è tra quei classici album da riposo che ti coccolano e rilassano, l'innovatività della cornamusa a mio parere svanisce presto, quello che prima è un pregio a lungo andare lo trovo monotono (non malvagio perchè non urta l'orecchio) pero trasmette ben poco.... piu in secondo piano (anche se a me il suo suono piace ) è il digeridu (sempre che si scriva cosi) e il ritmo tribaleggiante di sottofondo mescolato alla batteria (suono moderno e antico che si incorcia in un tuttuno) .... Il tutto è ben bilanciato non ci sono dissonanze anche le voci di base corali non mi dispiacciono eppure gli manca qualcosa.... lo trovo insipido poco sentito, la track ''el ramu'' mi piace , molto melodica (quasi rinascimentale) e ben scandita nel ritmo ( e il titolo mi sembra una frase del mio dialetto :D ''il ramo'')

canzoni di particolari rilievo non ce ne sono forse ''la linea trazada'' che è molto tecnica e veloce (riferito al suo strumento) per il resto l'album scorre liscio.... forse anche un po troppo sottotono.... pero la sufficienza la prende 6 per hevia
 
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mikaelsh
view post Posted on 24/9/2008, 18:20




CITAZIONE
digeridu (sempre che si scriva cosi)

dovrebbe essere didjeridoo o qualcosa del genere
 
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Rayzzen
view post Posted on 24/9/2008, 18:20




denghiu
 
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BigBrus
view post Posted on 27/9/2008, 18:13




me la meno per 5 minuti,visto che sono stato io con questo album a dare il via al listening club varie,in un'epica attesa in stazione con mikaelsh! :D :D :D

detto questo,diamo il via alla recensione.
hevia con questo album propone un album totalmente o quasi strumentale con un buon mix tra musica tradizionale spagnola e (a mio parere) gitana (oltre forse a qualche influenza dai paesi baschi,anche se non ho mai sentito la loro musica :D) e moderna. la cornamusa elettronica e una specie di flauto fanno capolino in diversi pezzi per dare la melodia principale, fusa benissimo con lo sfondo musicale.

le voci e i cori di sottofondo danno quel tocco di profondità e consistenza "storica",non saprei come altro spiegarlo, alle canzoni, ribadendo più di una volta le origini "tradizionali" dell'ispirazione dei pezzi.

l'elettronica è usata con sapienza,non eccessiva, praticamente solo nella cornamusa e nei sottofondi di tastiera. la batteria è quasi sempre di sottofondo. e da normalmente solo un riferimento per il ritmo, anche se a volte si avventura in escursioni melodiche. sono presenti anche percussioni di altro tipo (che onestamente non conosco). in generale l'uso di strumenti esotici o quasi è abbondante, contribuendo a creare quell'atmosfera "tribale" di cui ho già parlato.

caratteristico a mio parere anche il sound fine anni '90. :D

un album che può essere ascoltato in due modi: o da profani, gustandosi le melodie esotiche e rilassanti, o da appassionati del genere e apprezzare ogni singola sfumatura. personalmente appartengo più alla prima categoria! :D non trovo che sia necessariamente un difetto il fatto che possa essere una musica di sottofondo,anzi. non ci sono pezzi che urtano le orecchie, è rilassante anche se non è vana e inconcludente come un pezzo new age (anche se a parer mio qualche influenza ce l'ha con la new age). melodicamente è più che interessante,e i virtuosismi non sono sboronati come quelli di malmsteen per dire :D,ma sempre legati alla melodia.

non trovo particolari difetti in quest'album,anche se non sono un esperto del genere. a volte forse è un po' ripetitivo, ma non lo trovo noioso. non sarà un capolavoro,ma il suo sporco lavoro lo fa. in sostanza 8
 
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donnarcama
view post Posted on 27/9/2008, 19:10




CITAZIONE
la batteria è quasi sempre di sottofondo. e da normalmente solo un riferimento per il ritmo, anche se a volte si avventura in escursioni melodiche

melodiche?
 
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BigBrus
view post Posted on 28/9/2008, 19:39




certo,la batteria può fare anche melodia,pur non avendo esattamente delle note...
 
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mikaelsh
view post Posted on 28/9/2008, 22:52




CITAZIONE
è rilassante anche se non è vana e inconcludente come un pezzo new age (anche se a parer mio qualche influenza ce l'ha con la new age).

ha più di qualche influenza..questa è praticamente new age/etnica con aggiunta di cornamusa a creare una melodia....il rilassamento ok che è relativo però probabilmente a sto punto avrebbe rilassato meglio senza la cornamusa
 
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BigBrus
view post Posted on 29/9/2008, 19:08




beh forse si,ma con la cornamusa la rende meno banale,più musicale,più piacevole anche da ascoltare...almeno,secondo me!
 
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mikaelsh
view post Posted on 29/9/2008, 19:35




la cornamusa si rende più musicale creando una melodia però così facendo prende di più l'attenzione che è il contrario del rilassamento....
 
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BigBrus
view post Posted on 30/9/2008, 19:02




questo in teoria,il rilassamento però è una cosa soggettiva (come milioni di altre),prende di più l'attenzione forse, ma se non l'avesse messa mi avrebbe fatto incazzare per l'inconsistenza della loro "musica"!come ti avevo detto,VOGLIO un finale!!! XD
 
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12 replies since 22/9/2008, 11:58   113 views
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