dannazione,avevo scritto la recensione,l'avevo praticamente finita e si è riavviato il pc senza salvarmi niente!!!!
primo lavoro della band italiana,offrono un power epic discreto,senza punte incredibili di bravura,ma che fa il suo lavoro senza essere freddo in maniera disumana.
il genere come ho detto è epic power,ma ha diverse influenze; la più importante è il folk, ma si sente a tratti anche del prog dell'heavy e del thrash. le fusioni tra questi generi in media sono ben riuscite,il passaggio tra un genere e un'altro è ben orchestrato e senza eccessive sbavature.
come detto prima,non sono freddi,anzi. riescono a rendere benissimo l'atmosfera solenne,potente del power-epic,i pezzi folk sono ben costruiti e lasciano immaginare una festa di paese con danze intorno al fuoco. in skywards invece mi viene in mente l'idea di un cavallo e di un cavaliere che cavalcano in terre bellissime,senza urgenza,veloci ma rilassati. giusto per fare due esempi, non come i dream theater che l'unica cosa che mi immagino sono io che prendo a calci john petrucci
.
strumentalmente ogni membro suona in maniera più che buona,anzi,non saranno dei professionisti ma reggono benissimo. ci sono diversi pezzi interessanti per i suoni che usano, i puliti ad esempio (vedi "Skywards" e "The Regality Dance" per fare due esempi),ma anche i suoni per gli assoli e i fraseggi sopra l'accompagnamento ("The dweller of rhymes") sono veramente molto ricercati e veramente belli,anzi mi informerò su come li hanno fatti!
interessanti anche i pezzi in growl,usati nel punto giusto nel modo giusto senza essere esagerati e senza prolungarli troppo nel tempo.
tuttavia un album come questo non è esente da difetti,anzi.
per fare un esempio, in "the dweller of rhymes" c'è un punto dove le due chitarre fanno un fraseggio e una delle due o è scordata o fa delle note proprio sbagliate e cozzano con tutto il resto in una maniera incredibile!probabilmente è scordata,lo si nota in tutto il resto dell'album,qua e là ci sono dei punti dove sembra leggermente fuori tono.
il cantante ha un bel timbro di voce,ma anche lui fa un po' fatica a tenere la tonalità,anche se non stona mai per fortuna!
ultimo difetto è in alcune canzoni,dove, non nel il passaggio tra un genere e un'altro ma tra chessò, il ritornello e la strofa, sono un po' confusionari.
in sostanza un album che fa il suo lavoro,espressivo,non freddo,senza particolari picchi però. il power è uno dei miei generi preferiti,per cui mi piace come album,ma ci sono anche degli errori troppo grossi (quella chitarra scordata è veramente orripilante!!!!). se non avessero fatto un errore del genere avrebbero avuto 7,5 - 8. purtroppo mi vedo a dare un
6 stiracchiato stiracchiato perchè alla fine l'album in generale mi è piaciuto abbastanza.