Listening Club (recensioni musica metal, rock e altro)

Deathspell Omega - Si Monumentum Requires, Circumspice, black metal

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porzioo
view post Posted on 29/9/2008, 10:58




Deathspell Omega

Si Monumentum Requires, Circumspice

image


1. First Prayer 05:43
2. Sola Fide I 05:13
3. Sola Fide II 07:53
4. Second Prayer 04:41
5. Blessed Are the Dead Whiche Dye in the Lorde 05:47
6. Hétoïmasia 07:08
7. Third Prayer 03:57
8. Si Monumentum Requires, Circumspice 06:31
9. Odium Nostrum 04:45
10. Jubilate Deo (O Be Joyful in the Lord) 06:07
11. Carnal Malefactor 11:44
12. Drink the Devil's Blood 04:31
13. Malign Paradigm 03:39

Total playing time 01:17:3

 
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Rayzzen
view post Posted on 30/9/2008, 12:08




L'intro di questo album è qualcosa di fenomenale.... di una gelidità e una flemma che mettono paura. Hai i brividi quando ''First prayer'' ti apre in tutta la sua aura malvagia questo album dal profondo gusto di black ‘’contaminato’’ da diversi stili. La stessa intro sembrerebbe un black/doom pesante, tetro e cupo, ben presto però ogni dubbio è spazzato via con ‘’sola fide I’’, piu brutale, cattiva, schietta…. Le chitarre sono compresse e dal suono grezzo e la batteria incessante scandisce un ritmo violento grazie anche all’uso costante dei piatti e di una doppia grancassa incessante. Il cantato è di quel bello scream a cui ci avevano abituato i darkthrone, grezzo, graffiante e ruvido in gola, come se ti passassero della carta vetrata; anche se qui la voce mi sembra essere filtrata.
Le contaminazioni elettroniche non mancano lungo il corso dei vari stacchi che si propongono circa a tre quarti di quasi tutte le canzoni…. È come se i deathspell omega ci offrissero due (a volte anche tre) canzoni in una, con stacchi allucinanti e molto vari, pur non tralasciando MAI quel brivido che ti corre lungo la schiena ad ogni distorta nota di chitarra… Le atmosfere sono rese ancor più tenebrose da sussurri di sottofondo, frasi incomprensibili, tagliate rigirate sovrapposte, voci di dannati che arrivano dall’inferno ….
‘’ blessed are the dead whiche dye i’’ lascia veramente il segno come canzone (peccato per il lungo titolo che non ricoderò mai purtroppo, data la mia pessima memoria oltre che il mio pessimo inglese). Il suono di questa canzone credo sia quello piu legato alla contaminazione prima citata da parte degli ambienti elettronici (sia chiaro, la contaminazione elettronica è detta in psoitivo).
Anche ‘’hetoimasia’’ è una canzone molto concreta, la senti dritta nel petto e lungo la colonna vertebrale, il cantato è piu ruvido qui che nelle altre (anche se bisogna dire che la canzone che da il titolo all’album non è assolutamente da meno, soprattutto per quanto riguarda il ritmo incalzante e galoppante della batteria) e la semplicità dei riff di sottofondo con la loro minimalità non fanno che rendere questo album un assoluto capolavoro. Le canzoni di sfogo, brutali e violente sono intercalate alle ‘’preghiere ‘, armoniose (nel loro modo di esserlo) canzoni con un velato canto gregoriano e un suono di chitarra piu dolce, piu armonico e meno di contrasto come lo era nelle altre, pur rimanendo assolutamente malinconico e cupo.
Altre canzoni degne di nota (va bhe lo sono tutte) sono sicuramente ‘’Jubilate deo’’ nel suo punto di stacco e ‘’carnal malefactor’’ dove ancora una volta c’è la presenza di questi canti armoniosi e una percussione di fondo che sembra mimare un battito di cuore che via via aumenta l’intensità della sua pulsazione, finchè un profondo scream ti aliena da questo viaggio onirico che eri pronto a percorrere fino alla fine riportandoti alla cruda e perfetta esecuzione di violentissimo black metal francese (giuro, non avrei mai pensato di apprezzare cosi tanto un gruppo francese…. Colpa dei miei preconcetti inutili)

Ho ascoltato quest’album due volte per recensirlo, è molto impegnativo e ad essere sincero l’ho apprezzato molto di piu la seconda volta…. Al primo ascolto ero tentato di dare un 9 (abbassandolo a 8 e mezzo per via dell’eccessiva lunghezza) …. Ma oggi mi sento di dare un 9 e mezzo ….. gran bell’album

ma hanno spento i termosifoni in casa mia?
 
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mikaelsh
view post Posted on 30/9/2008, 14:17




mi permetto di ribattere e poi arriverà la mia recensione
CITAZIONE
La stessa intro sembrerebbe un black/doom pesante

non ci vedo il doom, la lentezza non significa doom, si volendo c'è un po di atmosfera ma non mi sembra il caso di definirlo
CITAZIONE
Le chitarre sono compresse e dal suono grezzo e la batteria incessante scandisce un ritmo violento grazie anche all’uso costante dei piatti e di una doppia grancassa incessante

non mi paiono compresse
CITAZIONE
Il cantato è di quel bello scream a cui ci avevano abituato i darkthrone(...)anche se qui la voce mi sembra essere filtrata

si probabile che sia filtrata ma non sono ancora riuscito a inquadrare se lo è o no, però non mi pare proprio uno screaming
CITAZIONE
Le contaminazioni elettroniche non mancano

a me non sembra, risentirò ma non mi pare, ok fanno si dei suoni "atmosferici" ma non sono influenze elettroniche
CITAZIONE
(giuro, non avrei mai pensato di apprezzare cosi tanto un gruppo francese…. Colpa dei miei preconcetti inutili)

te lo sei detto da solo :D anche se però ci sono componenti che non credo siano francesi
 
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mikaelsh
view post Posted on 30/9/2008, 15:57




DEATHSPELL OMEGA - SI MONUMENTUM REQUIRES, CIRCUMSPICE

I deathspell omega sono una formazione francese che , a quanto leggo, hanno iniziato con un rozzo black metal alla darkthrone per sfociare poi in sonorità più personali proprio con questo album.
L'album è complesso e tratta il satanismo in una maniera più adulta rispetto al primo black metal che lo faceva con la tipica ribellione adolescenziale, anche se purtroppo non ho potuto leggere completamente i loro testi anche perchè non conosco benissimo l'inglese :D.
Musicalmente non è esattamente un black metal canonico o clasico, ci sono influenze anche da altre sonorità ma senza modificare troppo quello che è il nucleo centrale dei loro pezzi cioè il black metal. La voce non è uno screaming ma una ruvida voce gutturale al limite del growl, la velocità dei pezzi non è mai troppo elevata, le chitarre alternano riff distortissimi e graffianti ad altri momenti più “melodici”, la batteria spazia da tracce con ritmiche più “varie” a pezzi più puramente martellanti e costanti, l'insieme genera un'atmosfera oscura e cupa quasi soffocante (il tutto non registrato in uno scantinato). L'album non perde mai di tono per tutta la sua lunghezza (e che lunghezza!1 ora e 17 minuti) anche durante le “prayer” che spezzano l'ascolto con sonorità differenti e con maggiore melodicità.
In alcuni momenti gli strumenti però arrivano quasi ad esagerare e si crea un po di confusione, ma in questo caso la confusione prende un'altra forma, diventa caos puro e all'interno delle atmosfere create da loro questo può essere un lato positivo, una violenza necessaria per la loro musica.
Non ci sono tracce brutte o sbagliate tutto è organico, non ci sono cali o pezzi fuori posto, lo stesso si può dire per le tracce migliori ma lo stesso vorrei segnalar, in quanto le ho preferite personalemnte, tracce come “sola fide I”, “carnal malefactor” che lungo i suoi 11 minuti riesce a fondere sonorità più violente con parti più calme (e un canto stile gregoriano) quasi queste parti calme fosserò un'ipotetica “fourth prayer” inglobata dal pezzo, e “malign paradigm” traccia conclusiva pressoche strumentale ma capace comunque di prendere.
In conclusione credo che questo sia un album molto valido, le influenze sono lievi e quindi credo possa piacere anche ai più puristi del black metal, voto: 8
 
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porzioo
view post Posted on 2/10/2008, 10:39




Nonostante la lunghezza questo è un album che ti coinvolge nell'ascolto dall'inizio alla fine. E' un black metal più elaborato rispetto a quello classico come fa notare giustamente Mikaelsh. A me sembra che l'intento del gruppo sia creare una certa atmosfera opprimente e cattiva e in questo propone pezzi più veloci ad altri lenti, che sembrano rallentati per dilungarsi. A questo proposito ho letto che Rayzzen diceva che ci sentiva del doom, a me dà l'impressione che abbiano cercato la lentezza per ricreare una specie di atmofera che è simile al funeral doom, ma più pesante, dai toni più malefici e satanici. Non mancano anche le parti più melodiche e le canzoni stesse al loro interno variano da velocità e cattiveria a quella melodia ipnotica che si trascina fino al silenzio o quasi.
Per me un album più che apprezzabile, un black metal non classico ma di grande atmosfera, dò 9.
 
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4 replies since 29/9/2008, 10:58   102 views
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