Listening Club (recensioni musica metal, rock e altro)

The Long Ryders: "STATE OF OUR UNION"

« Older   Newer »
  Share  
HybridMoments
view post Posted on 29/9/2008, 11:38




State Of Our Union dei The Long Ryders per questo nuovo Listening Rock.

image

1. Looking For Lewis And Clarke

2. Lights Of Downtown

3. WDIA

4. Mason Dixon Line

5. Here Comes That Train Again

6. Years Long Ago

7. Good Times Tomorrow Hard Times Today

8. Two Kinds Of Love

9. You Just Can't Ride The Box Cars Anymore

10. Capturing The Flag

11. State Of My Union


BUONA RECENSIONE A TUTTI!!!
 
Top
view post Posted on 30/9/2008, 09:36
Avatar

.

Group:
Dark
Posts:
9,555

Status:


Sono la prima a recensire questo disco, a quanto pare :)

Si tratta di un tipo di musica che non ascolterei mai volontariamente, un rock scanzonato e poco profondo, che si fa ascoltare m a scivola via senza lasciar nulla.
Per essere un disco anni 80, devo dire, che mi ha sorpreso, comunque. Motivi: assenza della cafonaggine di fondo tipica delle band americane di quel periodo. Immediatezza dei brani, varietà nelle strutture (ma non troppo).
Per avere la mia età, gli anni li dimostra tutti. Le sonorità folk di questo rock acustico alla lunga tendono un po' a stufare l'ascoltatore non esperto/appassionato, e sebbene ammetta ampi spazi di coinvolgimento, è un disco che lascia il tempo che trova.
Bocciato al secondo ascolto.
5/10
 
Web  Top
HybridMoments
view post Posted on 30/9/2008, 10:02




Ci fa piacere che tu ti sia già inserita alla grande Edfnl :D

A breve la mia recensione.
 
Top
view post Posted on 30/9/2008, 10:18
Avatar

.

Group:
Dark
Posts:
9,555

Status:


Pur di non studiare, questo e altro :)
 
Web  Top
HybridMoments
view post Posted on 30/9/2008, 12:20




C'erano una volta gli anni 80, anni in cui si giocava con il look, con le rozze melodie, periodo di grandi debutti e pazzie. Forse da un album come State of Our Union ci si aspetta un qualcosa che percorre le stesse traiettorie del suo decennio, ma qui c'è un ritorno al passato;
si fa spazio ad un Rock puro, semplice, con radici Country. Si percepisce una sorta di immersione negli anni 60, data la semplicità delle chitarre, degli strumenti in generale.
Persino la voce riporta indietro nel tempo, ovvio che è difficile, se non impossibile, convincersi a datare questo disco al 1985, risulta complicato anche per me.
La tradizione si accosta al leggero scorrere dei brani, alcuni dei quali presentano anche scie di modernità (più ricollocabili all'anno d'uscita dell'album), come "Years Long Ago".
Rilassante la cullante batteria, che mai risulta indiscreta.
Io, essendo amante di tali sonorità, non posso non elogiare questa gran riuscita dei The Long Ryders. Un viaggio nel passato lo regalano al 100%.
Per i non appassionati, potrebbe risultare difficile reggere tutti i pezzi fino alla fine.Così com'è catastrofico per me ascoltare un album per intero dei Bauhaus!
Ero un po' indecisa sul voto, ho considerato anche i testi e la facilità con cui li ho ascoltati. C'è molta contaminazione di gruppi degli anni 60/70, però sono state sfruttate nel miglior modo tali influenze.
Voto: 7,5
 
Top
BigBrus
view post Posted on 3/10/2008, 09:24




dal signor wikipedia ho visto che sono stati tra i primi a ispirarsi al folk,o meglio che hanno anticipato l'ondata folk che ci sarebbe stata anni dopo...non ne sono pienamente convinto ma nell'ignoranza mi affido...

come musica è appunto un rock leggero,con diverse influenze folk,ma anche pezzi ("Wdia") che sono prettamente blues...inoltre si sente una leggera influenza punk,direi in alcune ritiche e in alcune chitarre.

personalmente non mi dice molto,lo trovo non noioso,ma banale. forse veramente "solo" un amante del genere potrebbe apprezzare molto questo gruppo.

qua e là si sentono strumenti tipicamente folk,anche se folk americano,con una chitarra classica (mi pare,anche se potrebbe sembrare anche un mandolino o qlcs del genere...ma visto che sono americani dubito). l'arrangiamento dei pezzi è fatto con criterio,senza sbavature. gli strumenti sono ben equilibrati tra di loro,in maniera ottima per il genere.

tuttavia,ribadisco,non mi trasmette molto,non mi dice molto,e come Edfnl non lo ascolterei mai di mia volontà. voto finale 5
 
Top
porzioo
view post Posted on 3/10/2008, 15:18




Un album pop-rock tipicamente americano con influenze country. Bisognerebbe essere amanti del genere per poterlo valure, perchè chi è abituato a sonorità più pesanti o cupe lo trova troppo leggero o privo di interesse ( almeno io). Però proviamo ad essere obiettivi. Qui diciamo che del country è stato sfruttato più l'aspetto scanzonato, fatta eccezione per Years long ago e Two kind of love, due ballads dove del country viene adoperato l'aspetto malinconico. L'intento era di creare ( secondo me) un album di facile ascolto per un certa fetta di pubblico: un album da ascoltare in macchina, dei pezzi da passare agevolmente per radio. Grossi difetti non ne sento, come dice Big Brus gli arrangiamenti non sono male. Sempre riallacciandomi a Brus, l'influenza punk leggera la sento ma solo nel primo pezzo. Nella mia ignoranza del genere non mi sbilancio e dò un 6
 
Top
6 replies since 29/9/2008, 11:38   146 views
  Share