Listening Club (recensioni musica metal, rock e altro)

fabrizio de andrè - non al denaro non all'amore nè al cielo

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mikaelsh
view post Posted on 5/10/2008, 23:50




grande album proposto da rayzzen

non al denaro non all'amore nè al cielo - fabrizio de andrè

image

1. La collina
2. Un matto (dietro ogni scemo c'è un villaggio)
3. Un giudice
4. Un blasfemo (dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato)
5. Un malato di cuore
6. Un medico
7. Un chimico
8. Un ottico
9. Il suonatore Jones

buon ascolto!
 
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view post Posted on 6/10/2008, 11:52
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Bellissimo! uno dei miei dischi preferiti di de andré, ottima scelta! non vedo l'ora di recensirlo :)
 
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Rayzzen
view post Posted on 6/10/2008, 12:34




dannato mi hai rubato il post.... va bhe te lo lascio perchè l'altra volta l'ho fatto io

per correttezza comunque preciso che l'autore è stato proposto da BigBrus mentre l'album da mikaelsh .... io ho premuto affinchè fosse recensito :D un po insistentemente :D

Edited by Rayzzen - 6/10/2008, 14:05
 
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†NeChristy23†
view post Posted on 7/10/2008, 21:09




Mitico con la sua voce profonda e i suoi arpeggi che ti fanno venir voglia di ballare e ballareeeee....quelle rime, quei doppi sensi, è un grande ci vorrebbe ancora un uomo come lui a questo mondo....ma passiamo a vedere il cantautore e non l'uomo di De Andrè.
La traccia che più ha riscosso successo, come tutti ben sappiamo, è "Un Giudice" già a suo tempo aveva capito che "Dio è Morto" non dobbiamo aver paura del giudizio di un dio che non esiste....per fino "il blasfemo" ha un suo mondo in cui stare, dove sa di non esser giudicato da nessuno soprattutto da quel nostro "dio".
In questo cd penso proprio che De Andrè rispecchia un pò tutto il suo futuro non realizzatosi voleva, fare il giudice (beh se guadagna bene xD), voleva curare il mondo e penso che ci sia riuscito con la sua musica, confortante per generazioni e generazioni e anche adesso in tanti non lo smentiscono.
Beh si un semplice album, sotto l'aspetto tecnico non si esalta molto ma contando il fatto che è tutta la sua genialità fatta musica, e che da solo riesce a creare queste poesie, tutto rispetto Maestro!

credo sia poco convincente ^^

Voto:
8.5
 
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BigBrus
view post Posted on 7/10/2008, 22:35




dannazione,sarà lunghissima la recensione...la mia almeno...ci sono troppe cose da dire! su ogni singola canzone,su ogni singola parola di ogni testo...
 
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HybridMoments
view post Posted on 7/10/2008, 23:00




La mia recensione, invece, arriverà in leggero ritardo; sono poco acculturata su De André, e non mi va di sparare minchiate al primo ascolto.
Prima mi informo sul necessario D:
Poi sparerò sentenza.
 
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mikaelsh
view post Posted on 7/10/2008, 23:38




a breve la mia luuuuuuuunghissima recensione/ "analisi" di quest'album :D

FABRIZIO DE ANDRè - NON AL DENARO NON ALL'AMORE Nè AL CIELO
mi dilungherò un po e farò una sorta di ibrido tra una recensione e un'analisi più complessa per questo album in quanto bisogna spendere due parole (soprattutto per far sapere certe cose che magari non tutti sannno)
le canzoni presenti nell'album non sono totalmente frutto di de andrè, mi spiego meglio...
le musiche e i testi sono si suoi ma i testi sono deliberatamente tratti da alcune poesie presenti nella raccolta “antologie di spoon river” e i testi infatti ricalcano proprio queste poesie.
Questa raccolta contiene poesie ognuna delle quali descrive un personaggio, personaggi tutti morti e diciamo che raccontano la loro storia da morti, senza nascondere le proprie gioie, i propri dolori, i propri errori insomma quasi una confessione sotto forma di epitaffio (nelle poesie).
Ma passiamo all'album, l'apertura è lasciata a “la collina” proprio come nella raccolta di poesie, questo brano serve proprio a introdurre genericamente i nostri personaggi che “dormono sulla collina” a questo punto seguono i personaggi:
-il matto
-il giudice
-il blasfemo
-il malato di cuore
-il medico
-il chimico
-l'ottico
-il suonatore
tutti presenti nelle poesie con nome e cognome molti (ma il chimico è un farmacista nelle poesie).
Tutti questi brani raccontano storie tristi, ma ognuna a suo modo, analizziamo brevemente i testi di ogni traccia/poesia
“un matto” tratta appunto di un matto, ma sarà poi così? Un testo splendido adattato benissimo nella sua versione per questa canzone dove ad esempio quella che nell'originale era “l'enciclopedia britannica” qui viene trasformata nella “treccani”, e con un finale meraviglioso in cui lo scemo deriso da tutti viene quasi rimpianto una volta morto
“un giudice”racconta di come questo nano discriminato e odiato per tutta la vita diventa giudice così da poter otterenere rispetto ma soprattutto vendetta, storia molto cruda raccontata magistralmente. Come faceva notare nechristy è la più famosa dell'album e lo è per il fatto che è stata l'unica di questo lavoro ad essere portata dal vivo (se non mi sbaglio)
“un blasfemo” spiega la visione del rapporto fra dio e l'uomo secondo questo libertino ucciso da delle guardie (a differenza dell'originale in cui veniva ucciso da un infermiere). C'è da riflettere su ciò che il blasfemo ci illustra....
“un malato di cuore” è il triste racconto di un giovane malato che non ha potuto vivere realmente la sua vita a causa appunto della sua malattia, e nel momento in cui già uomo tentò di godere la vità e l'amore perse la vità per la troppa emozione del bacio con una fanciulla. misto di amore e tristezza adattissimo per de andrè
“un medico” parla di un giovane medico che voleva curare più persone possibili per la sua vocazione di medico, ma si dovette scontrare con la realtà in cui “fare il dottore è soltanto un mestiere” e quindi deve abbandonare i suoi buoni propositi di curare gratuitamente tutti i poveracci e si ritrova a vendere dei fantomatici “elisir di giovinezza” per tirare a campare, ma la scoperta della truffa lo porta a condanne e a portare il marchio dell'infamia, bollato per sempre come truffatore
“un chimico” è la storia di un triste personaggio che rinchiuso nel suo lavoro, e nella sua razionalità probabilmente, non concepisce i normali rapporti umani ed è portato a diffidare quasi da questi labili rapporti non regolati precisamente che lo porteranno a vivere una vita in solitudine morendo a causa del suo lavoro
“un ottico” è il racconto psichedelico di uno “spacciatore di lenti” che fa vedere ai proprio clienti mondi diversi ognuno creato dalla mente del cliente stesso, quesi queste lenti non fossero in realtà allucinogeni, come testo è probabilmente uno dei più diversi nelle due versioni anche perchè de andrè si dilunga molto di più nelle descrizioni dei clienti
“il suonatore jones” è la traccia conclusiva, l'unico personaggio a cui de andrè ha lasciato il nome originale, ma a cambiato lo strumento suonato (da violino a flauto, per motivi di metrica a quanto pare), probabilmente quello a cui è più legato, suonatore come lui, personaggio simbolo della libertà di fare ciò che si preferisce senza legarsi a niente (ne denaro, ne amore ne cielo), tra quelli descritti da de andrè è forse l'unico che non ha nessun tipo di rimpianto e che nella sua vita di strada a vissuto in modo più lieto di tutti.
Parlando più del lato musicale invece possiamo notare come l'album sia molto variegato e complesso, certo la chitarra acustica è quasi sempre il fulcro di tutti i brani ma nell'ascolto possiamo incontrare di tutto, dagli intarsi “barocchi” di clavicembalo(“un blasfemo”), a cori quasi angelici (“un chimico”, “un malato di cuore”), psichedelia (“un ottico”), la complessità di questi pezzi in alcuni casi è anche uno dei motivi per cui le canzoni non sono state trasposte live. La voce è quella tipica di de andrè, cantautore probabilmente non con una grande estensione vocale ma estremamente espressivo nelle sue interpretazioni.a livello personale non ci sono tracce errate, forse “un ottico” ho impiegato molto per digerirla ma ora apprezzo molto anche quella.
Lavoro complesso, ma senza perdere una certa facilità di ascolto, pezzi commoventi,toccanti, interpretati in maniera favolosa, personalmente la reputo una delle migliori opere di de andrè
voto:10
 
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Rayzzen
view post Posted on 8/10/2008, 12:36




2 premesse

la prima è che recensire de andrè il tutto si ridurrebbe a :'' testi ben ponderati , poetici (anches e come mikaelsh ha fatto notare non tutta è farina del suo sacco, dato che sono stati presi dalla letteratura) e una musica che è stata adattata a tutti per la sua semplicità ma se ben analizzata cosi semplice non è.... se si vede i miscugli creati si puo dire che de andrè ha sperimentato in un modo pazzesco ogni singolo suono unendolo armonicamente al contesto (era il 1971)''.... per questo merita fare un unico lungo discorso sui testi e le tematiche (lasciando un pelino in disparte l'ambito musicale)

la seconda è che personalmente non sapevo da dove avesse tratto ispirazione per questo album :D

l'album si apre con ''dormono sulla collina'' , una canzone dall'intro inquietante, con bassi di fondo pesantucci che vengono poi rimpiazzati dagli alti e dalla dolce chitarra pizzicata dell'artista genovese. Si tratta di arpeggi cullanti, e il canto quasi cantilenato dell'autore ci immerge in quello che è e sempre sarà il grande Fabrizio de Andrè.. il testo di questa canzone è struggente. Si narrano le vite delle persone, piccoli flash back della loro esistenza, di quelle stesse persone che indipendentemente da ciò che furono ora sono tutti là, su quella collina a riposare... (povero john)

''un giudice'' è una canzone che ironizza (che poi se ben vediamo tanta ironia non c'è) sulle condizioni del nano, sulle dicerie e su vari pregiudizi. Il nano stesso conoscendo la situazione e l'ilarità che provoca nelle persone cerca di raggiungere posizioni elevate per vendicarsi dei torti subiti (ed effettivamente molte persone assumono questo comportamento, de andrè è un ottimo analizzatore della società e con questo non mi riferisco a solo questo disco ma a tutta la sua composizione)
''un blasfemo'' è invece una canzone dal piccolo sapore medievale, un uomo ''linciato'' dalla società per una libera interpretazione di quella che è la religione. Questa è la canzone che piu apprezzo di questo album sia per la tematica che per il suono che ci è proposto.
Segue poi ''un malato di cuore'', una track lenta ed emozionante e quella voce femminile non fa altro che regalare ulteriori emozioni a questo capolavoro. Il cuore di un malato che cede al bacio della donna amata (che incredibilmente è ricambiato.... si vede che non è un testo di de andrè altrimenti la donna sarebbe una puttana e il povero innamorato lo ''schiavetto di turno, succube della donna)
Poi giunge un ''chimico'' una persona solitaria che non capisce cosa sia l'amore, abituato a vedere la vita con gli occhi di un uomo di scienza.... l'unico legame per lui compatibile è quello delle molecole e null'altro.
L'album si chiude con ''il suonatore jones'' un'aria leggera e fluttuante. serve poco (che poi poco è tutto un dire) per fare ottima musica; bastano un poeta, un flauto e due arpeggi di chitarra.

non aggiungo altro, solo un 10 (anche se il oto reale sarebbe un fuori scala, tipo 12 o 15)

mi scuso se non ho inserito ''un medico'' e ''un ottico'' ma sono le due tracce che mi hanno dato meno

 
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view post Posted on 10/10/2008, 10:41
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dormono dormono sulla collina.

Ammettetelo: non volete una vera recensione di questo album. Sapete tutti che è uno dei dischi più belli mai sfornati da un cantautore italiano...
L'antologia di spoon river (che ha ispirato anche le murder ballads di nick cave... sarebbe interessante portare avanti un parallelo.....) offre spunto per una carrellata di ritratti di umanità, dell'umanità tanto amata da Faber... gli permette di analizzare 8 personaggi diversissimi, ognuno con il suo mondo, che hanno in comune solo una cosa: la collina dove sono seppelliti....
e la musica, semplice, con pochi orpelli, ma profonda, strutturata, caratterizza ognuno di loro... ognuno ha la colonna sonora con cui ci racconta la sua vita.... i suoi sogni, i suoi errori....la musica, dicevo... sottolinea elegantemente la storia..... le parole di quello splendido cantore che è De Andrè..

Leggo e ascolto le sue poesie [da uomo avvertire il tempo sprecato a farti narrare la vita dagli occhi.... e mai poter bere alla coppa d'un fiato, ma a piccoli sorsi interrotti][ in un vortice di polvere gli altri vedevan siccità a me ricordava la gonna di jenny in un ballo di tanti anni fa....] ... con la sua ironia poetica [tu prova ad avere un mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo con le parole] .... il suo malinconico sarcasmo [ e un giudice, un giudice con la faccia da uomo mi spedì a sfogliare i tramonti in prigione] .... le sue prese in giro scherzose, quasi affettuose[ per stupire mezzora basta un libro di storia, io cercai di imparare la treccani a memoria, e dopo “maiale”, “majakovskji”, “malfatto” continuarono gli altri fino a leggermi “matto”], o dall'altra parte, le sue feroci sferzate, con cui ci mostra la sua verità [e allora la mia statura non dispensò più buonumore, a chi alla sbarra in piedi mi diceva “vostro onore” e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio, prima di genuflettermi nell'ora dell'addio, non conoscendo affatto la statura di dio], denigratorio delle convenzioni[dove sono Ella e Kate, morte entrambe per errore: una d'aborto, una d'amore] ........anarchico anche nei pezzi più innocui.... [libertà l'ho vista nei campi coltivati a cielo e denaro, a cielo ed amore protetta da un filo spinato...]con il suo ateismo, l'odio per la religiosità cattolica, il suo disprezzo per le autorità statali e per le istituzioni.... [dove sono i generali che si fregiarono nelle battaglie con cimiteri di croci sul petto, dove i figli della guerra partiti per un ideale, per una truffa per un amore finito male? hanno rimandato indietro le loro spoglie nelle bandiere, legate strette perché sembrassero intere... e dormono, dormono sulla collina...]
Non so... non penso ci sia molto altro da dire... o meglio... ci sarebbe da parlarne ore.....

E poi fa morire il modo in cui ogni canzone, ogni personaggio sia incorniciato così perfettamerte dalla musica.... quando è incalzante.. quando i violini accompagnano con dolcezza.... o la follia musicale nella parte dei clienti dell'ottico..... ahah.... o l'ormai sputtanata “un giudice”, che però rimane sempre bella (anche se... la pfm è la pfm! ;) )

OT... ma io ho alcuni amici a cui certe canzoni si adattano perfettamente.. insomma... a volte capita che qualche sera, dopo qualche birra, ci mettiamo a cantare queste canzoni (l'alternativa è “storia di un impiegato”) in piazza... si, vabbè, bello spettacolino :lol: a parte ciò... mi piacerebbe riuscire a metterlo in scena! Non so, me lo vedo con alcuni dei miei amici che recitano queste poesie.... è un po' che ci penso.... ogni volta che lo ascolto mi visualizzo l'allestimento e la realizzazione... già ho nella mia testa tutto pronto, persino il direzionamento dei faretti PC e i colori delle gelatine... oltre gli interpreti! Che non accetterebbero mai... nella mia testa da anni X è “un chimico”; Y è “un giudice” e il mio amico violinista è il suonatore Jones....... ahahah, vabbè, perdono per la parentesi non necessaria! È solo per esplicare il mio amore per questo disco!!


Concludo citando:

Mai più mi chinai, e nemmeno su un fiore
mai più arrossii nel rubare l'amore
dal momento che inverno mi convinse dio
non sarebbe arrossito rubandomi il mio.
Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino
non avevano leggi per punire un blasfemo
non mi uccise la morte ma due guardie bigotte
mi cercarono l'anima a forza di botte
perché dissi che dio imbrogliò il primo uomo
lo costrinse a viaggiare una vita da scemo
nel giardino incantato lo costrinse a sognare
a ignorare che al mondo c'è il bene c'è il male
quando vide che l'uomo allungava le dita
a rubargli il mistero di una mela proibita
per paura che ormai non avesse padroni
lo fermo con la morte inventò le stagioni
e se furon due guardie a fermarmi la vita
è proprio qui sulla terra la mela proibita
e non dio ma qualcuno che per noi l'ha inventato
ci costringe a sognare in un giardino incantato







voto: 9/10.
più bello, di faber, per c'è solo “storia di un impiegato”; anche se questo forse musicalmente è più interessante, come mi fa incazzare quello pochi altri ce ne sono.

 
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mikaelsh
view post Posted on 10/10/2008, 15:58




CITAZIONE
L'antologia di spoon river (che ha ispirato anche le murder ballads di nick cave... sarebbe interessante portare avanti un parallelo.....)

interessante sapevo che aveva preso ispirazione da opere ma non sapevo dall'antologia di spoon river.....molto interessante mi informerò meglio...

CITAZIONE
più bello, di faber, per c'è solo “storia di un impiegato”

è una sfida fra i due.....ma sicuramente i due migliori :D
 
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view post Posted on 11/10/2008, 11:06
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Solo ora ho letto le vostre recensioni....
Ma come al solito sono un po' di fretta! ora me le salvo, e provo a lavorarci un po' sopra a freddo, perché mi sono piaciute anche se alcune cose non le condivido... e soprattutto, penso che ci sia molto ancora da dire! è bello!
 
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HybridMoments
view post Posted on 11/10/2008, 11:52




E finalmente eccomi qua, a recensire un album che ho ascoltato per la primissima volta :D
Non potrò spendere infinite parole, dato che non sono legata a questo “Poeta-Cantante” come lo sono alcuni di voi, ergo mi limiterò a commentare insieme al mio udito.
Il disco non è di certo di indole moderna, si notano tratti ancora primitivi di musicalità.
Le note leggere e candide scivolano accompagnando questa voce, che tratteggia ogni singola espressione, ogni singolo sentimento..
Non al denaro non all’amore né al cielo (1971) è certamente un album toccante e colmo di sfumature, sia musicali che vocali.
Il tradizionale, il classico, la leggerezza del suono..ogni particolare dona una magia a sé.
De André poi, sa bene come prendere per mano queste giravolte di note.
I testi, beh, come già citato da altri, sono tratti dalla raccolta “Antologie di Spoon River”, poesie senza meta..
Si tratta di storie angosciose, malinconiche, a cui il cantautore aggiunge perle del suo sacco;
inoltre, la sua voce è fortemente teatrale e riesce a calcare pienamente i punti che più gli sono cari.
Il disco lo apprezzo più musicalmente che vocalmente, frase rozza da scrivere, ma è un'idea che ho portato avanti dal principio dell'ascolto alla fine.
Difficile dare una valutazione, per me che so poco e niente di De André.
Voto: 8

 
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11 replies since 5/10/2008, 23:50   114 views
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