UNLORD - LORD OF BENEATHalbum carico e pieno di violenza questo “lord of beneath” 13 tracce brevi che non danno riposo, violente dall'inizio alla fine. Le tracce non mostrano una sostanziale varietà fra di loro, sono tutte permeate di aggressività, con testi che trattano esplicitamente tematiche anticristiane e con uno screaming penetrante e carico, stile abbastanza usato soprattutto in quella che potremmo quasi definire “seconda ondata del black metal”.
L'apertura dell'album dopo un breve intro atmosferico (“into the dark ages”) ci mostra “condemned to the throne of azrael” che inizia l'album vero e proprio con un impatto senza uguali, questa è probabilmente una delle tracce migliori di questo album.batterie pestate dall'inizio alla fine e chitarre graffianti accompagnano uno screaming carico di cattiveria.
Le tracce si susseguono in questo modo fino a metà album dove troviamo un piccolo intermezzo (“the plague”) che ci separa dalla seconda parte dell'album dove troviamo una un abbassamento leggero (e sottolineo leggero) delle sonorità, troviamo infatti pezzi come “midnight in hell” che si lasciano andare a intarsi di chitarra in parte arabeggianti e in parte thrash (soprattutto il finale). In generale portemmo dire che nella seconda parte dell'album “l'ammorbidimento” è dato da uno stile più vicino al primo black metal, quello più sporco e grezzo di gruppi com i darkthrone.
Album mediamente bello, la violenza eccessiva dopo un po stufa, e lo stesso vale per gli eccessivi “tecnicismi” nel trattare il satanismo. Comunque possiamo dire che l'animo del black sia stato abbastanza rispettato, l'album però non va oltre al
6.5CITAZIONE
- innovazione (no)
- bravura (si gliene do atto)
- coinvolgimento (pari a zero)
- album consono al black metal (si ma insipido)
c'è da dire che tra questi quattro i primi due non contano in un genere come il black, il terzo è puramente soggettivo e deve si essere parte della recensione ma non il fulcro. il quarto è un punto importante, ma l'aggettivo insipido non centra niente secondo me