| Straordinario, sensuale, ipnotico; così è il disco, così sono i Sigur Ros. Anche se secondo la mia opinione i migliori cd sono "( )" e "Takk" questo disco non è da meno, una melodia che ti apre ad un viaggio molto spirituale, i Sigur Ros hanno questo compito di essere il Caronte della situazione, con la track "Staràlfur" vanno a toccare un genere abbastanza lirico-classico, canzoni che ti strappano veramente le lacrime dagli occhi! ^^ Speranza e disillusione, asprezza e grazia, tormento ed estasi tutto quello che vogliono trasmetterci, particolare fondamentale è l'attaccamento alla propria terra Islandese, l'album esce nel 1999 con la new entry "Orri Páll Dýrason" alla batteria. (confesso, ho cercato su internet il suo nome che è veramente complicato xD) In complesso è un cd denso di suggestioni, derivanti dalla sua particolarissima ibridazione, uno sbalorditivo intreccio tra etereo romanticismo, orchestralità e spunti latamente post-rock. Questo lavoro dei nostri cari Sigur non è molto classificabile per i suoi elementi molto eterogenei, non trascurando l'emozioni, Agætis Byrjun ci dona una forza espressiva davvero unica. In poche parole un disco da sentire con spiritualità e non razionalità, perché l'emozione di razionale non ha molto. Ormai ci sono entrato dentro questo disco (xD) beh è ora di chiudere dando le ultime considerazioni. Grande passo per la band Islandese che ci fa vedere con la loro musica un pezzo della fredda Islanda, freddi sono stati anche loro, come la loro terra, per avere un posto tra i Grandi.
Voto:8.5
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