| Symphony X - The Divine Wings of Tragedy
Album Progressive-Power Metal. Comincio dicendo che mal sopporto il Progressive, quindi la mia recensione potrebbe non essere del tutto oggettiva! L’album è chiaramente improntato sui canoni classici del Progressive, e quindi uso di segnature ritmiche insolite, brani strutturati in suite, enfasi sulle tastiere, contaminazioni con la musica classica, rimitche più aggressive, enfasi sulla chitarra elettrica distorta come strumento chiave sia melodico che ritmico, riff "martellati e tutto il resto, il virtuosismo dei singoli strumentisti, in alcuni casi portato a livelli estremi. I brani hanno una durata medio-alta, tranne per la title-track di ben 20 minuti. Sulla tecnica, appunto, non c’è niente da dire. E’ indubbio che tutti i membri sappiano il fatto loro e lo rimarcano più volte nel corso dell’album. La voce non mi pare niente di eccezionale e si contraddistingue con parti più pulite ed altre sporche per le parti più dure. L’album inizia con la canzone “Of sins and shadows”, che proietta subito l’ascoltatore in questo disco, facendogli capire il ritmo elevato che manterrà il lavoro. Questo prosegue per le canzoni seguenti fino a “The accolade”, ballata dell’album che a me non è piaciuta, ma che presenta alcuni passaggi suggestivi. Poi si prosegue con altre canzoni non “degne di nota” (a mio parere), fino a “The witching hour” che propone degli ottimi riff e tecnicismi che mi sono piaciuti molto, per i quali consiglio l’ascolto a tutti. Si arriva poi alla suite da 20 minuti, dal titolo omonimo a quello dell’album. Come ogni canzone di tale durata che si rispetti, sono presenti numerosi cambi di tempo che in alcuni casi non mi sono parsi ben fatti ed organizzati. Nel complesso la canzone si struttura in 8 punti, ma sul finire comincia ad annoiare. Non mancano però degli intermessi piacevoli. Il tutto si conclude con la traccia “Candlelight Fantasia”, che ripropone sempre gli stessi aspetti del resto dell’album. In definitiva è un album che sconsiglio a chi mal sopporta il Progressive Metal; ma che invece mi pare ben riuscito anche se non saprei fare paragoni precisi. Forse ha il difetto di annoiare l’ascoltatore, a causa anche della lunga durata. Forse una o due canzoni erano eliminabili, per rendere il tutto meno pesante. Per finire, è un album che merita la sufficienza, ma data anche la mia “repulsione” per tale genere, non vado oltre al 6 ½.
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