Listening Club (recensioni musica metal, rock e altro)

Symphony X -The Divine Wings of Tragedy

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porzioo
view post Posted on 17/11/2008, 16:55




Symphony X
The Divine Wings of Tragedy


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1 Of Sins and Shadows - 4:58
2 Sea of Lies - 4:18
3 Out of the Ashes - 3:39
4 The Accolade - 9:51
5 Pharaoh - 5:30
6 The Eyes of Medusa - 5:27
7 The Witching Hour - 4:15
8 The Divine Wings of Tragedy - 20:41
I. At the Four Corners of the Earth
II. In the Room of Thrones
III. A Gathering of Angels
IV. The Wrath Divine
V. The Prophet's Cry
VI. Bringer of the Apocalypse
VII. Paradise Regained
9 Candlelight Fantasia - 6:45

 
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porzioo
view post Posted on 18/11/2008, 22:41




Ottimo disco di power-prog metal di una delle band più brave e sottovalutate del genere. I musicisti tutti bravissimi ( Il chitarrista Romeo è molto inflluenzato da Malmsteen e spesso lo ricorda nel modo di suonare) e in praticolare amo la voce di Russel Allen, come timbro ed estensione. Dopo i primi 3 brani aggressivi e veloci arriva un pezzo che merita una segnalazione a sè : The accollade. Qui il prog metal conosce una delle migliori espressioni in un brano vario e suggestivo dove la melodia si coniuga alla potenza e viene variegata grazie al dialogo dei vari strumenti, anche se per me il picco è il cantato di Allen accompagnato dall'organo e seguito dalle campane che crea un'atmosfera coinvolgente e medioevale.
Con Pharaoh si riprende con la potenza e i riff pesanti mescolati ad atmosfere orientaleggianti per rendere il tema della canzone che dovrebbe essere la maledizione del faraone. In the eyes of the medusa altra variante: la chitarra si avvicina allo stile del thrash e si smorza in un intermezzo melodico e quasi ipnotico che stacca a metà del pezzo. Altra segnalazione merita la title track una suite della durata di 20 minuti divisa, come si vede dai sottotitoli, in 8 parti. Anche qui innumerevoli cambi di tempo e di melodia. Si passa dalle parti heavy e ruvide a stacchi più rilassati il tutto inframezzato da stacchi e riprese all'inteno dello stesso tema. Insomma un brano complesso ma scorrevole e che dimostra tutta la capacità compositiva del gruppo. Chiude il disco Candlelight Fantasia brano lento, melodico, si potrebbe quasi dire la ballad dell'album.
In sintesi per apprezzare questo disco bisogna amare il prog metal e apprezzare tutte le finezze tecniche di questo genere bene espresse dalla bravura e capacità tecnico-compositive della band. Volevo anche far notare l'uso perfetto delle tastiere sempre precise e mai fuori luogo. Se non si ama il prog metal potrebbe risultare un ascolto pesante. Per i miei gusti e in riferimento al genere è un 9.
 
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HybridMoments
view post Posted on 20/11/2008, 12:14




Dicono che The Divine Wings of Tragedy sia il disco più riuscito dei Symphony X, ma forse è quello più ascoltato e più gettonato perché contiene alcuni pezzi che colpiscono in particolar modo.
Un Metal Power/Progressivo inonda gli uditi senza troppe distorsioni di generi, quasi sempre costante, quasi come non volesse mai sparire.
Notiamo delle aggiunte di note classiche, di grande importanza (anche se non innovative), che trasmettono particolari sensazioni, permettono di percepire quelle galoppanti chitarre che sembrano non stancarsi mai.
Of Sins and Shadows mi è piaciuta tantissimo, ed è stata un'ottima tecnica per aprire il disco, riesce a dare un'impressione alquanto positiva di tutto il capolavoro.
I pezzi a seguire, però, rischiano una lieve carenza, ma solo per non essere pari all'apertura (secondo i miei canoni).
Arriva poi The Accolade , meno energica delle altre canzoni, ma degna di nota perché regala sospensioni nel vuoto, e magiche catene di ricordi.
Lo consiglio vivamente questo brano, a prescindere dai gusti musicali o da altro.
Nell'album non troviamo forze sinistre o roba simile, anzi..direi che ogni giravolta sonora attraversa veli di serenità e complicità tra voce e musicalità.
Non ci troviamo di fronte ad un'innovazione totale, dato che il gruppo si rifa a melodie già esistenti, però a modo loro, i Symphony X hanno saputo accedere ad ogni entrata del Progressive Metal senza ammalare gli animi.
The Divine Wings of Tragedy potrebbe annoiare profondamente l'ascoltatore mediamente non appassionato di alcune particolarità "chitarristiche".
Il finale è meno scorrevole della parte iniziale, un po' ti trascina nella noia e non vedi l'ora di uscirne.
Ci sono alti e bassi e qualche breve improvviso scossone.
Non vi è alcun dubbio sulla melodia che percorre The Divine Wings of Tragedy , lavoro energico, spietato, ma allo stesso tempo melodico e cullante per certi versi.
Come ho detto al principio, son pochi i pezzi che penetrano e rimangono impressi, e ciò è a sfavore del disco.
Come chiusura ci viene presentato Candlelight Fantasia, un brano profondamente dolce e puro.
Ci sono parti dell'album che fanno la differenza, ma altre scatenano carenze che al mio orecchio si fanno sentire con superbia.
Indecisa sul voto..
Facendo una media generale ho tratto le conclusioni.
Voto: 7-
 
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view post Posted on 24/11/2008, 15:54
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Symphony X - The Divine Wings of Tragedy

Album Progressive-Power Metal. Comincio dicendo che mal sopporto il Progressive, quindi la mia recensione potrebbe non essere del tutto oggettiva!
L’album è chiaramente improntato sui canoni classici del Progressive, e quindi uso di segnature ritmiche insolite, brani strutturati in suite, enfasi sulle tastiere, contaminazioni con la musica classica, rimitche più aggressive, enfasi sulla chitarra elettrica distorta come strumento chiave sia melodico che ritmico, riff "martellati e tutto il resto, il virtuosismo dei singoli strumentisti, in alcuni casi portato a livelli estremi.
I brani hanno una durata medio-alta, tranne per la title-track di ben 20 minuti.
Sulla tecnica, appunto, non c’è niente da dire. E’ indubbio che tutti i membri sappiano il fatto loro e lo rimarcano più volte nel corso dell’album.
La voce non mi pare niente di eccezionale e si contraddistingue con parti più pulite ed altre sporche per le parti più dure.
L’album inizia con la canzone “Of sins and shadows”, che proietta subito l’ascoltatore in questo disco, facendogli capire il ritmo elevato che manterrà il lavoro. Questo prosegue per le canzoni seguenti fino a “The accolade”, ballata dell’album che a me non è piaciuta, ma che presenta alcuni passaggi suggestivi. Poi si prosegue con altre canzoni non “degne di nota” (a mio parere), fino a “The witching hour” che propone degli ottimi riff e tecnicismi che mi sono piaciuti molto, per i quali consiglio l’ascolto a tutti.
Si arriva poi alla suite da 20 minuti, dal titolo omonimo a quello dell’album. Come ogni canzone di tale durata che si rispetti, sono presenti numerosi cambi di tempo che in alcuni casi non mi sono parsi ben fatti ed organizzati. Nel complesso la canzone si struttura in 8 punti, ma sul finire comincia ad annoiare. Non mancano però degli intermessi piacevoli.
Il tutto si conclude con la traccia “Candlelight Fantasia”, che ripropone sempre gli stessi aspetti del resto dell’album.
In definitiva è un album che sconsiglio a chi mal sopporta il Progressive Metal; ma che invece mi pare ben riuscito anche se non saprei fare paragoni precisi. Forse ha il difetto di annoiare l’ascoltatore, a causa anche della lunga durata. Forse una o due canzoni erano eliminabili, per rendere il tutto meno pesante.
Per finire, è un album che merita la sufficienza, ma data anche la mia “repulsione” per tale genere, non vado oltre al 6 ½.
 
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3 replies since 17/11/2008, 16:55   92 views
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