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Ulver- Bergtatt - Et Eeventyr i 5 Capitler, black metal

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porzioo
view post Posted on 7/12/2008, 22:25




Ulver

Bergtatt - Et Eeventyr i 5 Capitler

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1 Capitel I - I Troldskog Faren Vild - 7:51
2 Capitel II - Soelen Gaaer Bag Aase Need - 6:34
3 Capitel III - Graablick Blev Hun Vaer - 7:45
4 Capitel IV - Een Stemme Locker - 4:01
5 Capitel V - Bergtatt - Ind I Fjeldkamrene - 8:06

 
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porzioo
view post Posted on 10/12/2008, 17:37




Disco spettacolare dove il black metal canonino si mischia in maniera egregia con intermezzi di altra natura creando pezzi rabbiosi e suggestivi allo stesso tempo. Spazi melodici e cori caratterizzano il black metal dei primi tre capitoli mentre parentesi acustiche (quasi folk ) intermezzano gli ultimi due capitoli in un disco a mio parere imperdibile sia per gli amanti del black metal puro sia per chi cerca un ascolto pieno di atmosfere intense.
I testi sono in danese antico se non ricordo male e credo che anche la scelta di questa strana lingua serva per dare quel tocco particolare al cantato. Il disco e' un concept album basato su di una fiaba che parla di una ragazza che si perde in un bosco e viene rapita dagli spiriti e pur non avendo letto i testi, mi sembra di seguire l'andamento di questa storia anche gia' dalla sola musica.
Stavolta voglio sbilanciarmi in un 10
 
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Rayzzen
view post Posted on 10/12/2008, 18:21




uooo.... quoto tutto... appena posso lascio la mia recensione

bella recensione porzioo
 
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†NeChristy23†
view post Posted on 11/12/2008, 23:36




Concordo ragà, a presto anche la mia, do prima un altro ascolto ^^
 
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view post Posted on 13/12/2008, 14:59
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Ulver - Bergtatt : Et Eeventyr i 5 Capitler

Eccomi alla mia prima recensione per il Black Metal! ^ ^
Album storico di una band ancora più storica che nel corso degli anni ha cambiato il suo stile musicale. Questo è il primo lavoro della band, risalente al 1994, quando ormai il genere era abbastanza diffuso.
L’album è in questo caso un concept album, che narra una fiaba – veramente esistente, che risale alla tradizione norvegese - di una bambina che si perde in un bosco stregato, popolato da troll ed altre creature e da cui non farà mai più ritorno.
Musicalmente l’album mischia del puro Black Metal a stacchi di musica Folk. Essendo un concept album, le 5 tracce - o capitoli della fiaba come suggerisce il titolo – sono collegate fra di loro. La prima traccia è interamente lenta, con un canto tipico gregoriano e ritmi lenti, distanti dal solito Black Metal e narra l’allontanarsi sereno della ragazza. La traccia dopo inizia come quella precedente con un duetto fra flauto e chitarra, ma nel mezzo partono le chitarre distorte e la batteria furiosa tipiche del Black Metal e tutta la traccia si alterna in questo modo. La terza è la più “cattiva” di tutte, e rappresenta l’apice della fiaba cioè quando la bambina, persa nel bosco, avverte la presenza delle creature. Tutta la traccia rappresenta un crescere musicale, che segue anche il crescere del terrore della bambina. Nel mezzo del brano troviamo però uno stacco in cui si può sentire la corsa della bambina, che viene poi accompagnata da un pianoforte. Nella quarta traccia si ritorno alla calma di un pezzo strumentale, con alcuni momenti cantati in modo “pulito”. Questa traccia è più cupa e rappresenta l’arrivo della bambina davanti alla caverna da cui non uscirà più. Per finire, l’ultima traccia è di nuovo un misto fra sfuriate musicali e tratti più melodici che conclude la vicenda.
Il cantato alterna appunto voce scream a voce pulita ed è molto ben fatto, a mio parere, ed è pure coinvolgente. Tutto il lavoro può essere definito molto coinvolgente, sembra quasi di viverla questa vicenda, al fianco di quella bambina. Tutto il lavoro è cantato in danese antico, a dare un tocco ancor più particolare e misterioso.
Di difetti non ne noto, tranne, a mio parere, uno stacco troppo netto fra le parti tranquille e quelle più furiose all’interno della stessa canzone che non mi pare ben fatto. Comunque è un aspetto sul quale si può tralasciare.
In definitiva, do 10
 
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Rayzzen
view post Posted on 13/12/2008, 16:55




Introduzione fatta da un cantato caldo gregoriano decisamente contrastante con la malinconica sonorità di fondo.
L'album è adatto ''a più orecchie'', dagli amanti del balck metal a quelli che invece seguono un suono metal piu comune.
I flauti e gli arpeggi di chitarra, nella composizione, regalano immagini oniriche di boschi scandinavi; quando ecco che in capitel II una devastante forza demoniaca irrompe nella scena con un poderoso scream, distruggendo quell'immagine incantata che si era venuta a creare.... e poi di nuovo la melodia... L'album si alterna cosi, violenza, melodicità, allunghi e galoppate.... nonostante tutti questi elementi non una pecca, non una sbavatura, l'equilbrio delle tracce è perfetto.
Come già detto da porzioo e da phe-arado il mito nordico è percorribile passo passo attraverso la sola atmosfera musicale; è come se i ''lupi'' ci portassero e ci mostrassero gli avvenimenti di quella foresta.
Il terzo capitolo mette i brividi, un puro black metal malvagio e inquietante che rende bene l'idea dell'avvicinarsi del mostro, il quale già pregusta la sua preda; e dall'altra parte la bambina che fugge impaurita tra lo scrocchiare dei rami sotto i suoi piedi e il fiato corto per l'ansia e la paura che l'attanaglia..... un'atmosfera angosciante , un senso di disagio percorre anche a noi la schiena.
Con capitel IV si nota l'avvicinarsi della conclusione, il suono cantilenato ci indirizza ormai a immaginare che per la giovane non c'è piu via di fuga.... un sacrificio inevitabile.
Come iniziato l'album si conclude.... egregio, sublime, imperdibile.... voto 10

Edited by Rayzzen - 13/12/2008, 17:11
 
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Rayzzen
view post Posted on 13/12/2008, 18:02




mi permetto di aggiungere che porzio ha scelto un gran bell'album; album che non stanca e che rimetteresti in continuo
 
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†NeChristy23†
view post Posted on 14/12/2008, 19:09




Veramente un disco malinconico, pieno di emozioni, e particolarità...interamente cantato in antico danese, e una chicca per voi, la copertina è un dipinto di Tanya Stene. (disegnatrice di molte delle copertine dei gruppi black) [Fonte Wikipedia]
Un black metal dal nuovo stampo, sentendolo già dalla registrazione molto accurata e anche dalla Cover dell'album molto particolare...
E che ci può far abbandonare altri titoli black oramai passati!
La favola inizia con la melodica voce di Garm che ci accompagna nei meandri oscuri della foresta, come detto da Rayzzen ci fa immaginare propriamente ciò che accade in quei boschi scandinavi.
Ed ecco passare alla seconda parte del racconto col la classica "calma prima della tempesta" il flauto ci rassicura così tanto da poter esplodere poi con un riff malefico, una doppia cassa spacca timpani e quella voce sporca che fa scappare perfino la bella principessa della favola :lol:
Nella traccia seguente la classica armonia di una chitarra acustica rende ancora più lugubre l'atmosfera e il basso lento ma pensante (alquanto Doom) picchia all'interno della nostra testa per farci vivere la malinconia, la paura più assurda, che può riecheggiare nella nostra testa!!
Nella quarta traccia la montagna parla alla fanciulla tramite questo pezzo acustico che ce lo fa immaginare come in una verità più assoluta.
Arrivando infine alla conclusione...come successo alla fanciulla anche noi siamo stati catturati dall'oscurità malvagia ascoltando questo disco che si merita veramente un bel voticino!!
Come detto da Rayzzen e affermato da Me, disco che rimetteresti di continuo!!!
E' già la quinta volta questa che lo sento xD
Full-lenght non molto impegnativo da ascoltare, 45 minuti che non andranno persi nel vuoto.
Per non esagerare un bel 9 pieno senza discussioni!!!

 
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HybridMoments
view post Posted on 14/12/2008, 19:12




Mi avete incuriosito :|
Me lo ascolterò pure io :lol:
 
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†NeChristy23†
view post Posted on 14/12/2008, 19:27




Brava alfy, da non perdelo :P
 
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mikaelsh
view post Posted on 15/12/2008, 13:39




ULVER - BERGTATT
geniale, nel 1994 quando il black metal era nella sua massima espansione gli ulver ci propongono un album che esce dagli schemi diventando comunque una pietra miliare nell'ambito black metal.
L'album racconta una sorta di leggenda che parla di una ragazza che si perde in un bosco popolato da troll e altre creature terribili.
I pezzi non sono black metal canonico, hanno infatti elevate dosi di melodicità e una cura nei suoni che si distaccano nettamente dal sound generale del black metal (piccola curiosità ascoltate il demo “vargnatt” che precede quest'album e il seguente “nattens madrigal” e vi chiederete com'è possibile che “bergtatt” sia uscito prima di “nattens madrigal”).
Quest'album è stata la basa di quella corrente viking-avantgarde percorsa da gruppi come borknagar (nei quali ha militato garm, front man degli ulver) o come gli ultimi solefald.
L'apertura dell'album è data da una traccia bruciante per la sua espressività, “i troldskog faren vild” è pezzo permeato di melodia e presenta un cantato che ricorda da vicino i canti gregoriani, il tutto in contrapposizione della batteria che per quanto leggera è comunque incessante. Al termine del pezzo c'è pure spazio per un breve tratto acustico per poi sfociare in un finale più puramente black metal.
Dal secondo pezzo le atmosfere si incupiscono sempre più con l'aggiunta di uno screming nitido che non viene coperto dalla musica ma che viene invece ottimizzato dalla buona qualità di registrazione, con l'aumento delle chitarre ma sempre mantenedo dei tratti melodici. Le tracce si snodano lungo il racconto fino alla pezzo finale di “bergtatt - ind i fjeldkamrene” dove una chitarra acustica ci narra il termine della vicenda.
Album splendido per le atmosfere evocate impreziosito da un booklet contenente varie foto in bianco e nero che ritraggono, oltre ai componenti degli ulver, paesaggi naturali (molto probabilmente della loro norvegia), e proprio alla natura gli ulver sono legati tanto da essere i primi a introdurre nel black metal la tematica del natura e del rapporto dell'uomo con essa evitando invece gli spunti anticristiani che sono invece il perno attorno cui ruota principalmente il black metal.
Gruppo atipico per questi motivi, precursori se vogliamo, ma nonostante tutto il loro nome ha stato inciso pesantemente nella storia del black metal.
Uno degli album più belli di sempre voto: 10 +

CITAZIONE
mio parere imperdibile sia per gli amanti del black metal puro sia per chi cerca un ascolto pieno di atmosfere intense.

concordo

CITAZIONE
Di difetti non ne noto, tranne, a mio parere, uno stacco troppo netto fra le parti tranquille e quelle più furiose all’interno della stessa canzone che non mi pare ben fatto

personalmente invece lo trovo realizzato in modo ottimo

CITAZIONE
un cantato caldo gregoriano decisamente contrastante con la malinconica sonorità di fondo.

a me non sembra, nonostante sia "caldo" è comunque malinconico, anzi rende bene questa sorta di malinconia proprio perchè è caldo (anche se personalmente non la definirei proprio melanconia in quella traccia)

CITAZIONE
E che ci può far abbandonare altri titoli black oramai passati!

bhe questo mi sembra esagerato :P

comunque ribadisco, uno dei migliori album di sempre, da avere.
 
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Rayzzen
view post Posted on 15/12/2008, 14:13




CITAZIONE
Quest'album è stata la basa di quella corrente viking-avantgarde percorsa da gruppi come borknagar (nei quali ha militato garm, front man degli ulver) o come gli ultimi solefald

anche lars dei solefald viene dai borknagar (piccolo excursus)
 
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mikaelsh
view post Posted on 15/12/2008, 14:17




si quel generaccio è tutto un magna magna
 
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HybridMoments
view post Posted on 16/12/2008, 23:12




Ascoltato oggi 'st'album.
Molto bello si.
Musicalmente soprattutto.
Non recensisco. :D
Non do un voto :D
Ma riconosco quanto sia geniale 'sto disco.
:)
 
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13 replies since 7/12/2008, 22:25   159 views
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