sick of it all - death to tyrants

sick of it all - death to tyrants



1 Take The Night Off
2 Machete
3 Preamble
4 Uprising Nation
5 Always War
6 Die Alone
7 Evil Schemer
8 Leader
9 Make A Mark
10 Forked Tongue
11 Sodom
12 Faithless
13 Fred Army
14 Thin Skin
15 Maria White Trash

nella versione distribuita in europa è presente anche una sedicesima traccia come bonus track a quanto pare ma questa è la versione originale e non dovrebbe essere difficile reperirla

Quello dei Ramones è una sorta di PunkRock/Garage/Rock, ma classificarlo propriamente Punk non è corretto.
Hanno influenzato si tutta la scena Punk americana a venire.
Poi ci son tanti tipi di Punk.
Vabbè basta, proseguirò nella mia recensione xD.
..ma leggendo certe cose, non resisto

bisogna spaziare in tutto l'ambito punk in questo listening.....se vogliamo ci sta più di altri album proposti in precedenza
questo è purissimo NYHC (hardcore newyorkese per capirci )

Tutti ci stanno, dato che ognuno di noi fino ad ora ha rispettato le sottocategorie "Punk"messe a disposizione,
Non ci sta più degli altri, fino ad ora van tutti bene :O

certo che tutti ci stanno sennò l'avrei gia fatto notare se c'era un errore
ma mentre alcuni album proposti sono in generi punk più ai margini l'HCNY è dentro in modo più centrato è questo che intendevo

Idem

oppure cerca di fare una bella recensione esponendo quali sono per te i difetti di questo disco, quindi di questo intero filone...

bhe ora è gia una descrizione più corposa, per quanto prima si potevano intuire tutte queste cose non erano state specificate (tranne il fatto che non arrivi a fine canzone)

non l'ho ancora scritta ma dico solo che è un album spettacolare!

..Partiamo con una citazione


Beh, son mica domande da porre queste?
Occhei, non sei riuscita a reggere il disco fino alla fine; posso anche capirti, non essendo abituata a questa sfumatura dura e potente del Punk.

Death To Tyrants esce nel 2006, lavoro piuttosto recente e, soprattutto, degno del passato del gruppo, essendosi dimostrato all'altezza dei precedenti progetti, senza sminuire la fama mondiale, in ambito Hardcore, dei New Yorkesi Sick Of It All.
La durata dell'album non è immensa, ma nella sua breve composizione riesce a trasmettere pienamente la sfinita potenza e rabbia, attraverso quelle note decisamente "cattive", accompagnate da una voce altrettanto rabbiosa e intollerante.
A tutto ciò si aggiungono anche le toccanti tematiche affrontate lungo il percorso; non mancano critiche, ribellioni, sfoghi, stermini di ideali, rancore politico..e, ancora, collera trasformata in rabbiose strofe esplicitamente offensive.
Non si può sminuire questo capolavoro del NY Hardcore, essendo tra i migliori di tutti i tempi, incarnando la vera essenza della potenza Hardcoriana.
Si, mi vedete ripetere continuamente parole come: Potenza, Durezza, Rabbia; son questi i motori che compongono la semplice scorrevolezza di Death To Tyrants.
Non è questo disco che ha incoronato la Band "Alfiere Del NY Hardcore moderno", esso è stato semplicemente una conferma del degno passato vissuto; conferma della costanza e bravura dei quattro scatenati che, fino ad oggi, non sono mai sprofondati e han dimostrato di rimanere fedeli a questo credo musicale mai smentito.

Voto: 9


Anche a me, è questa la bellezza estrema del disco.



Come velocità ci siamo però ..ma è anche una caratteristica dell'Hardcore Punk, insieme alla durezza e freddezza vocalica.

Anche a me mancava questo sottogenere.
Diciamo che per hardocore io intendevo quel genere che va dagli Husker du ai Bad religion , tanto per fare gli unici nomi che mi vengono in mente. Quello è un hardocre più meldico, mi viene da pensare che lo stile cambia a seconda della zona e infatti i Bad religion sono di Los Angeles.

A me non dispiace l'hardcore di stampo newyorkese, è la prima volta che l'ascolto quindi non posso fare una recensione dettagliata visto che non saprei a cosa altro paragonarlo.

Di hardcore ci ho sentito i cori, mentre il cantato in generale è molto più rabbioso e carico.
I pezzi non sono monotoni anche perchè alternano parti più pesanti ad altre più rallentate sia come chitarre che come ritmica.
Nei momenti più pesanti si avvicina al metal , che poi se non ricordo male il grind ha preso origine proprio dall'hardcore.
Direi che è un disco più che discreto e sto sull' 8