Album assurdo, a tratti inascoltabile, delirante.
Conosco questo disco per via del mio ragazzo che è fissato, e dei miei amici del liceo che lo erano altrettanto.
Ho anche dovuto "subire" uno zappa day (ovvero una serata in uno scantinato in cui tre folli di cui uno era il mio ragazzo hanno tentato di suonare pezzi zappiani)....
In realtà conosco quasi solo pezzi nelle versioni del you can't do that on stage anymore (volumi vari)....
In ogni caso mi metto ad ascoltare questo disco che ho sentito svariate volte ma mai in prima persona (ciò significa che me lo hanno fatto sentire mille milavolte ma mai di mia spontanea volontà!).
E' strano, ovviamente. Secondo me è tutto fuorchè orecchiabile. E' un disco da ascoltare con attenzione, perchè se lo si ascolta con mezzo orecchio scivola via.
Stratificazioni su stratificazioni di strumenti che un essere umano medio interessato alla musica non ha manco sentito mai nominare....e che forse non può apprezzare!
A me piace, sebbene non sia una grande patita, quindi forse non sono molto oggettiva. Non riesco a fare una vera e propria recensione, visto che per parlare di Zappa secondo me bisogna avere un livello di conoscenza dello stesso molto molto approfondito.
Questo forse è il disco più fruibile, più ascoltabile... Meno estremo!!!!
Vedendolo in rock un po' ho storto la bocca, ma questo effettivamente è quasi un disco rock, anche se...
bè, mi sembra restrittivo......Insomma...
the gumbo variations.... cosa non c'è dentro?! *___*
Peaches in regalia e
willie the pimp le conoscevo già e sono quelle che mi piacciono di più.... specialmente la prima.....
Comunque boh....
Non è una recensione, non mi sento in grado ahahah
voto: non pervenuto
