Listening Club (recensioni musica metal, rock e altro)

Talking heads - Remain In Light

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mikaelsh
view post Posted on 29/12/2008, 02:19




album proposto da admin porzioo per questo listening di fine anno


talking heads - remain in light

image


1_ Born Under Punches (The Heat Goes On)
2_ Crosseyed And Painless
3_ The Great Curve
4_ Once In A Lifetime
5_ Houses In Motion
6_ Seen And Not Seen
7_ Listening Wind
8_ The Overload
 
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porzioo
view post Posted on 29/12/2008, 10:08




C'è dell'elettronica, delle chitarre, l'insieme è orecchiabile, direi potrebbe quasi essere un disco da radio o comunque abbastanza commerciale.
Insomma alla fine che genere è ?
Su onda rock dicono new wave voi che dite?
 
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mikaelsh
view post Posted on 29/12/2008, 13:45




non l'ho ancora sentito quindi non posso dire niente :D
 
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porzioo
view post Posted on 29/12/2008, 22:27




Mi correggo la mia prima impressione si era basata sulla prima metà del disco che e' la più movimentata. Le ultime canzoni hanno tutto un altro impatto, mi danno l'impressione di voler calare il ritmo andando verso un finale di impatto più alienante e disturbato.
Per me e' difficile valutare questi dischi perche' mi manca la cultura del genere e al massimo vi scrivo le mie impressioni.
 
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mikaelsh
view post Posted on 1/1/2009, 18:00




TALKING HEADS - REMAIN IN LIGHT
album molto particolare, definire un genere non è semplice, la musica serpeggia tra ritmiche tribali miste a funk con un'anima, osservabile nelle voci e in poco altro, derivante direttamente da un ambiente sviluppatosi da (relativamente) poco quale quello post punk/new wave. Questo è il quarto album della band, senza conoscere i lavori precedenti descrivere quest'album probabilmente diventa molto più complicato.
Nella prima parte dell'album possiamo ascoltare un ritmo sfrenato, che continua senza mai lasciare silenzio nelle tracce. È infatti “born under punches” che col suo incedere tipicamente funk anni 70 che apre il lavoro proseguendo fino a “once in a lifetime” dove la velocità cala dando spazio ad un brano più pop che non scade però nel banale, “once in a lifetime” è stata la “Hit” di “remain in light”.
Proseguendo nell'ascolto notiamo un rallentamento generale, una presenza maggiore di attimi squisitamente elettronici e un abbassamento dell'incedere più “rock”.
A seconda dei gusti puo piacere più la prima o la seconda parte, non c'è quindi una parte migliore o peggiore. La mescolanza dei generi è riuscita ma può stancare facilmente, unico difetto forse è l'eccessivo riempimento di suoni in ogni attimo che penalizza soprattutto nella prima parte dell'album, ma questa dopotutto è una caratteristica spesso presente in chi sperimenta in certe direzioni.
Album che non mi ha appassionato ma che merita sicuramente un ascolto come cultura personale.
Voto: 4.5
 
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HybridMoments
view post Posted on 1/1/2009, 18:25




CITAZIONE
Questo è il quarto album della band, senza conoscere i lavori precedenti descrivere quest'album probabilmente diventa molto più complicato.

In effetti ci sono album peggiori dei Talking Heads!
Li ho ascoltati tutti e questo si salva un pochetto.
Va beh, poi posto tutto nella recensione.
 
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HybridMoments
view post Posted on 3/1/2009, 14:54




Remain In Light è un disco abbastanza snervante e non facile da digerire.
Notiamo sin dall'inizio un'astuta mescolanza di generi, tra cui piccole scosse Funk attorcigliate ad un Rock leggero che quasi sembra scomparire..
Ogni strumento predica la sua parola con padronanza assoluta;
la batteria esercita pressione nel nostro udito sperduto e indeciso se seguire lei o quel picchiettante e imperterrito basso.
La voce a volte si schiera favorevole alla rasserenazione, altre volte si dichiara rabbiosa e scontrosa. Ed è questo che più rende indigeribile il disco;
questo continuo cambiamento d'umore, di pensieri, di idee..di note.
Compare qualche sensazione oscura che ci trasporta immediatamente in un altro spazio/luogo/tempo.
Remain In Light esce negli anni 80, e contiene un bel po' di filoni musicali dentro di sé, causando qualche lieve difficoltà nel porlo in un genere preciso.
Son rilevanti sonorità Post Punk/Funk/Rock/Pop.. Per carità, i generi son mescolati bene, ma quel che viene fuori lo digerisco a stento.
A me non è arrivato nulla. Suoni, solo suoni, e solo strumenti facili da scovare.
Arriva la limpidezza, la linearità sonora, ma tutto ciò giunge e si decompone in poco tempo.
A mio parere non rende molto questo miscuglio (anche se ben fatto).
I capolavori precedenti non son di gran lunga più appetitosi, né i successivi. Viaggian tutti sulla stessa barca più o meno, forse il disco in questione, essendo emerso puntualmente nel 1980, potrebbe far pensare al possedimento di particolari caratteristiche di quegli anni, ma in realtà tutto ciò che lo compone ci riporta indietro nel tempo e, volendo, anche in un lontano futuro.
Ciò dovrebbe cavalcare a suo favore, rendendolo "Album all'Avanguardia", ma ripeto, quei suoni arrivano e scompaiono, son freddi, insipidi.
A questo punto consiglio di ascoltare Talking Heads: 77 della band, sicuramente più propenso a piacere, ma non più digeribile.

Voto: 4

Boccio i Talking Heads.
Fucilatemi con cura.
:P
 
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mikaelsh
view post Posted on 3/1/2009, 15:32




CITAZIONE
A me non è arrivato nulla. Suoni, solo suoni, e solo strumenti facili da scovare.

concorde
 
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view post Posted on 3/1/2009, 17:28
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Disco assolutamente... vuoto.
Piatto... privo di ispirazione, o forse senza molto entusiasmo.
Nonostante alcune tracce siano coprodotte da brian eno, è stato una grande delusione. suoni di plastica, arrangiamenti facili, niente di nuovo.
I pezzi sembrano privi di identità propria. Possiamo riconoscere migliaia di influenze, tanti spunti che però sembrano non essere stati colti...
Non riesco0 a capire se mi sembra più un abbozzo da sviluppare o un disco iperprodotto, che ha perso ogni traccia dell'idea iniziale....
In ogni caso il risultato è piuttosto... boh, un disco che non trasmette nulla.

voto 4


SPOILER (click to view)
non avevo letto le vostre recensioni x non farmi influenzare, ma vedo che x una volta siamo tutti lì :D
 
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mikaelsh
view post Posted on 3/1/2009, 18:15




CITAZIONE
niente di nuovo

oddio su questo punto non saprei.... non credo sia stato qualcosa di banale, anzi.
è sperimentale, è "d'avanguardia" e secondo me è riuscito in ciò che volevano
i difetti sono (oltre alla questione gusto personale) il fatto che effettivamente è un disco freddo e che non trasmette nulla, ok che poteva non essere tra gli intenti principali ma un minimo ci vorrebbe comunque, poi non apprezzo l'esagerazione nel riempire di suoni, il rischio è sempre che risulti come un sacco troppo pieno che rischia di scoppiare (come la mia testa dopo aver sentito certe cose....).
quindi diciamo che più che vederlo come un disco sbagliato, un fallimento o che comunque non ha centrato l'obbiettivo, lo vedo proprio come un disco fastidioso, antiestetico nei risultati, insomma diciamocelo, brutto!
 
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view post Posted on 3/1/2009, 20:54
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Sisi... su questo sono d'accordo....
il "niente di nuovo" era piuttosto soggettivo. però sperimentazioni ben più riuscite erano già abbastanza frequenti - anche se in altri ambiti, ovviamente.
sinceramente non so quanto possa essere considerato "avanguardia", in fondo è dell'80, non è così indietro (abbiamo per dire kraftwerk col minimalismo... o lo stesso brian eno.....insomma... non è che fosse un periodo povero di gente che aveva voglia di provare a fare cose nuove...! sicuramente è nuovo nella "forma": piatta.
non so, è che davvero, rispetto a qualunque altra cosa è un disco veramente insipido.... per me il problema è che si è voluto troppo lavorare in post - produzione... riempendo, infilando, zeppando giù cose.
quasi come zeitgeist degli smashing pumpkins! troppa roba buttata sopra! la cosa che mi sorprende sono i nomi cazzutissimi dei produttori. Forse è proprio quello il problema?
Lasciare TROPPO spazio a costoro?
Non so non so, comunque disco eliminato al secondo ascolto.
 
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mikaelsh
view post Posted on 3/1/2009, 21:49




CITAZIONE
sinceramente non so quanto possa essere considerato "avanguardia", in fondo è dell'80, non è così indietro (abbiamo per dire kraftwerk col minimalismo... o lo stesso brian eno.....insomma... non è che fosse un periodo povero di gente che aveva voglia di provare a fare cose nuove...!

è avanguardia perchè nessuno aveva tentato ciò che loro hanno tentato....
i kraftwerk erano in tutt'altro campo...
è avanguardia anche se in quel periodo tutti inventavano cose nuove....e ovviamente alcune invenzioni funzionano e altre no, ma non per questo non sono invenzioni.
il loro suono era una novita, fa schifo, ma è comunque una novità :D

CITAZIONE
per me il problema è che si è voluto troppo lavorare in post - produzione... riempendo, infilando, zeppando giù cose.

su questo concordo, non so se è colpa solo della post produzione, molti compongono gia riempiendo di suoni ogni buco possibile.... c'è chi ancora lo fa, per sentirsi più sperimentale cambia musica ogni due secondi senza sosta, senza pause, senza silenzi
 
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view post Posted on 4/1/2009, 10:15
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CITAZIONE (mikaelsh @ 3/1/2009, 21:49)
CITAZIONE
sinceramente non so quanto possa essere considerato "avanguardia", in fondo è dell'80, non è così indietro (abbiamo per dire kraftwerk col minimalismo... o lo stesso brian eno.....insomma... non è che fosse un periodo povero di gente che aveva voglia di provare a fare cose nuove...!

è avanguardia perchè nessuno aveva tentato ciò che loro hanno tentato....
i kraftwerk erano in tutt'altro campo...
è avanguardia anche se in quel periodo tutti inventavano cose nuove....e ovviamente alcune invenzioni funzionano e altre no, ma non per questo non sono invenzioni.
il loro suono era una novita, fa schifo, ma è comunque una novità :D

Sì, bè, su questo hai ragione, però quello che intendevo io è che comunque non è un album di... adesso, in cui tutti sembrano starsene apatici su quello che c'è già, è un album figlio di un periodo che voleva trovare la sua nuova strada.... alla ricerca della rivoluzione musicale, come il punk aveva fatto un decennio prima, spezzando le catene con quanto fatto prima....
ci sono stati dischi molto più di rottura... questo è giusto un disco di rottura di palle :P vabbè, a parte la triste battuta, sicuramente non si può negare che sotto questi suoni (piatti, bidimensionali) c'è un qualche tentativo di provare un nuovo sentiero, ma il risultato non è niente di originale.
i kraftwerk non c'entrano ASSOLUTAMENTE niente, era solo per fare un esempio che in tutti i vari campi musicali la fine degli anni 70/primi anni 80 ci sono stati tanti tentativi di esplorare e creare roba nuova, con risultati decisamente migliori.
Comunque sì, alla fine ti do ragione :P

CITAZIONE
CITAZIONE
per me il problema è che si è voluto troppo lavorare in post - produzione... riempendo, infilando, zeppando giù cose.

su questo concordo, non so se è colpa solo della post produzione, molti compongono gia riempiendo di suoni ogni buco possibile.... c'è chi ancora lo fa, per sentirsi più sperimentale cambia musica ogni due secondi senza sosta, senza pause, senza silenzi

sì, ma qui è sempre una questione di sapersi dosare... di riuscire a trovare un filo conduttore.... non so spiegarti bene quale è il punto, però il problema di quest'album non è certo il cambiar musica, il cambiar continuamente direzione.... è piuttosto che tutti questi cambi, tutte questa variazioni schizofreniche sono risultate appiattite, non spiccano, mentre se fossero state più estreme (con silenzi ad accentuare gli stacchi ad esempio) sicuramente sarebbero state molto più interessanti.....
dico che il lavoro è fatto in postptoduzione perché sono maligna: vedendo i nomi dei produttori immagino la pesantezza dei loro interventi (insomma, non chiami brian eno per farti aggiustare i volumi e basta)...
 
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12 replies since 29/12/2008, 02:19   108 views
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