Bloodbath - Nightmares made flesh, death metal

Bloodbath
Nightmares Made Flesh

1. Cancer of the Soul - 3:33
2. Brave New Hell - 4:03
3. Soul Evisceration - 3:38
4. Outnumbering the Day - 3:15
5. Feeding the Undead - 4:05
6. Eaten - 4:18
7. Bastard Son of God - 2:52
8. Year of the Cadaver Race - 4:33
9. The Ascension - 3:51
10. Draped in Disease - 3:59
11. Stillborn Saviour - 3:39
12. Blood Vortex - 3:30
13. Breeding Death (Demo) - 4:22*
14. Ominous Bloodvomit (Demo) - 3:38*

13 e 14 solo nella versione americana (la mia non le ha, sono tracce bonus saltabili)

recensione pronta, domani la scrivo

Brutale, pestato, coinvolgente..... atmosfere distorte, brividi nelle ossa.....sono queste le cose che ci trasmettono i bloodbath con Nightmares Made Flesh.
Gia dall'intro azzeccatissimo si delinea quello che sarà l'album ma le ''vere danze'' sono aperte ufficialmente da ''brave new hell'', traccia dal gran ritmo sostenuto, un growl profondo e una rabbia demolitrice che ti investe come fosse l'onda d'urto di una bomba atomica. Altrettanto implacabili sono ''soul evisceration'' e la stra arrabbiatissima ''outnumbering the day'' (la quale si rivela anch'essa essere una vera palla di cannone contro lo sterno).
Quest'opera è in continuo crescendo, privo di pecche ,che non soddisfa l'ascoltatore alla prima traccia , non perchè siano meno meritevoli , quanto perchè si svela sempre il meglio continuando, è come un libro che ti prende e vuoi leggere subito la pagina successiva..... infatti ''feeding the undead'' non se ne sta per niente dietro alle precedenti menzionate, per di piu ha un bellissimo assolo di basso (anche se corto) con al seguito la batteria. Sto citando praticamenter ogni canzone ma mi è inevitabile davanti a questa dimostrazione di potenza , a questi ruggiti nel microfono che non mi lasciano indifferente all'ascolto.
Tra le nominate metterei anche ''eaten'', traccia che esce un po dalle righe di questo album e ''the ascension'' che ci dimostra la completezza artistica dei bloodbath i quali ci regalano qualche assolo parecchio tecnico (per quello che posso capire io di assoli).
Questo lavoro si conclude con due pezzi magistrali che lasciano poco spazio all'immaginazione.... i casi sono due:
- o siete seduti sul letto ad occhi sbarrati sconvolti da questa dimostrazione di brutalità
- o state cercando di rimediare alla bene meglio tutto cio che avete annichilito nella vostra camera.
Voto 9

Un buon album sia dal punto di vista della tecnica che della carica che trasmette. E' un death metal classico direi però prodotto con un taglio moderno. Mi piace il fatto che nelle canzoni ci sono dei cambi di tempo, più che altro strutturati su stacchi e riprese.
Non è un album originale o innovativo ma comuqne molto valido per quando riguarda il death classico e mi sentirei di consigliarlo a tutti gli amanti del genere .
Buoni il growl e lo scream e non mancano pezzi dove l'atmosfera si fa piu' sinistra come i gia' citati eaten e the ascension
Sono d'accordo sul voto 9

taglio moderno non saprei..... nel senso che mi pare di aver letto che i bloodbath ricercavano parecchio il vecchio death.

si si lo stile ' il vecchio death e' piu' la produzione che secondo me lo modernizza perche' e' molto ricercata diciamo
aggiungo anche che nella mia recensione ho scritto scream ma in realta' c'e' solo in qualche passaggio mentre il grosso del cantato e' growl

bhe non è proprio vecchio stile, non è scarno come i morbid angel per capirci, è molto pieno il suono, che non è quindi da vecchio stile, anche l'aggressività è molto maggiore qui.
cioè ho capito quello che intende porzioo e concordo.... è un metal classico, semplice, non modificato o appartenente ad alcuna sottocorrente ma il suono è comunque moderno, vuoi per la produzione, vuoi per l'aggressività ma è un suono moderno fedele agli schemi classici

BLOODBATH - NIGHTMARES MADE OF FLESH
secondo album di questo particolare progetto svedese composto tutto da componenti gia celebri. In particolare in quest'album troviamo alla voce peter tagtgren gia presente in altri progetti, primo su tutti i suoi hypocrisy (sua principale creatura).
La proposta di questi quattro svedesi è un death brutale, senza compromessi che non lascia respiro, i riff sono taglienti, le ritmiche incessanti e la voce truce e violenta.
La voce spazia da growl profondo a voci che si avvicinano a screming senza alcuna difficolta mentre la batteria ci descrive la carneficina incessantemente come un tritacarne impazzito. Questo è puro death violento, non c'è spazio per melodicità, si concedono solamente qualche breve assolo azzeccato qua e la.
Molto interessante osservare come i componenti di questo progetto (fondato fin dall'inizio sulla violenza sanguinaria) provengano tutti da progetti molto più calmi (fatta eccezione forse in parte per gli hypocrisy di tagtgren).
Probabilmente cercavano un modo per sfogarsi violentemente, e direi che è andato a buon fine.
In conclusione, ottimo death metal senza compromessi, ben realizzato, non eccesivo e che non stanca meritevole. Voto : 8