CITAZIONE
E per quanto riguarda il confronto coi dischi precedenti, credo questa sia una delle principali differenze, oltre a quello che ho già discretamente citato nella recensione.
parlare in generale di differenza coi dischi precedenti secondo me è sbagliato perchè andando a sentire i precedenti "experience" e "music for the jilted generation" si notano abissali differenze anche solo fra di loro...
riassumendo schematicamente
in "experience" il suono più morbido, arricchito di suoni, meno violenza che negli altri, techno ce n'è in parte e quando è presente è spesso quasi minimale, ma il suono rimane più su un breakbeat, bigbeat, leggero, vaghe incursioni D'n'B aggiungerei
"music for the jilted generation" presenta massicce dosi di techno e trance, senza dimenticare il breakbeat che è uno dei punti fondamentali di sempre dei prodigy, in questo caso che va quasi a sconfinare in sonorità D'n'B, il risultato è un suono più duro e freddo del precedente pur essendo meno sintetico e minimale e se non sbaglio è presente in qualche punticino una qualche chitarra campionata abbastanza fuoriluogo
per "the fat of the land" invece la techno è stata quasi del tutto abbandonata, in favore altre sonorità meno sintetiche ma comunque non meno cariche o pompanti, soliti breakbeat, parti trance (più nei risultati che nei mezzi), parti punk, il tutto in favore di una più facile ascoltabilità a mio parere, come leggerete nella mia recensione questo è un album non per i fan dei primi prodigy ma per ampliare il pubblico, per chi magari di elettronica non ha mai sentito nulla