In realtà, sebbene lo ho proposto io stessa, trovo questo disco alquanto difficile da recensire.
Un po' perché non conosco praticamente nulla della scena musicale alternativa italiana degli anni 80 (ok, a parte i litfiba), tanto meno della scena europea.
Non posso valutare l'impatto che il disco ha avuto sui benpensanti e sugli alternusi di 25 anni fa, però... Dev'essere immenso, vista la proporzione: ancora sconvolgono. Ancora sono un gruppo d'impatto.
Nonostante le evoluzioni della band, la nascita dei csi (che sono favolosi, ma poco hanno a che vedere con i cccp) e poi la conversione di ferretti e i pgr.
Ecco, la conversione di ferretti, porca miseria, ascoltando dischi come questo sembra quasi un tradimento. Ma sono cazzi suoi, e vorrei evitare di parlarne visto che ne parlo anche abbastanza ogni volta che sclero, dio... vabbè.
Limitandoci strettamente al disco.
Si tratta di un punk... cupo. Paranoico, ossessivo. Scarno ma corrosivo. Nenie ripetute (solounaterapiasolounaterapiasolounaterapia), strumenti violenti - il basso è minacciosissimo, le chitarre disarmoniche, e la voce di ferretti, che sembra urlare/sussurrare/delirare.
Volgarità, nichilismo, fobie, nevrosi, tutto è alimentato in questo lavoro, droghe, droghe, droghe (chiedi al 77 se non sai come si fa... il 77 era uno spacciatore.....), in una musica che ha una serie infinita di rimandi (l'epoca è quella, dai kraftwerk che iniziano a smontare la musica per un verso - e ricordiamo comunque il ruolo chiave della germania per ferretti, della germania, del comunismo, della provincia), ci possiamo trovare dentro di tutto (dai bauhaus agli einsturzende, da brian eno ai ramones), tutto mescolato e digerito.... e sputato fuori con rabbia....
Disco bellissimo, a mio parere....
Non posso essere oggettiva........ Non ci riesco
10
