Listening Club (recensioni musica metal, rock e altro)

Summoning -Stronghold, black metal

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PHE-METALLà
view post Posted on 19/1/2009, 15:36




Stronghold - Summoning

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Rhûn
Long Lost to Where No Pathway Goes
The Glory Disappears
Like Some Snow-white Marble Eyes
Where Hope and Daylight Die
The Rotting Horse on the Deadly Ground
The Shadow Lies Frozen on the Hills
The Loud Music of the Sky
A Distant Flame Before the Sun

 
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Rayzzen
view post Posted on 24/1/2009, 16:05




L'intro di ''Rhun'' mi ha parecchio caricato con questo tamburo ''marciante'' e un sottofondo solenne che va via diminuendo di volume per sfociare tranquillamente senza grossi cambi di tonalità ed armonia in ''Long Lost to Where No Pathway Goes''. La tastiera crea combinazioni sfumate e gloriose , le chitarre rendono tangibili i pezzi mentre i tempi sono sempre ben scanditi dalla batteria. Il cantato è ruvido, incede lentamente ma si impiante bene nella testa dell'ascoltatore senza troppe divagazioni. In ''The Glory Disappears'' lo scream prende pienezza e si dimostra all'altezza del genere in tutto il suo essere crudo e sgraziato. I suoni sono morbidi, non cupi o tenebrosi, anzi risultano piuttosto caldi (atipico nel black) ma senza mai sfigurare. Traccia probabilmente migliore dell'album è ''Like Some Snow-white Marble Eyes'' per ogni sua sfaccettatura e nota di merito va sicuramente anche al riff elettrico semplice e melodico a metà canzone e in chiusura.
L'album si delinea con le prime canzoni (molto atmosferico) e le successive si mantengono sulla stessa linea senza uscire dai canoni. Unica nota se vogliamo un po dolente è l'eccessiva omogeneità delle tracce (tutto ben fatto ma fin troppo poco vario). Da un punto di vista personale ci sono altri due punti che non ho molto gradito e sono:
- il cantato femminile (che fortunatamente c'è in una sola traccia)
- l'eccessiva lunghezza dell'album che non lo rende digeribile a tutti

nonostante tutto nessuno toglie ai Summoning l'8
 
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mikaelsh
view post Posted on 25/1/2009, 14:31




SUMMONING - STRONGHOLD
per anni sentivo questo nome, e forse in passato ho anche sentito qualcosa di sfuggita ma ora non ricordo più, quindi è una buona occasione per sentire finalmente come si deve qualcosa di questi summoning. Musicalmente il black è rintracciabile solo nello screaming particolare e in qualche atmosfera qua e la, ma ben lontani comunque dal vero black. La sinfonicità manda in secondo piano la durezza metal, carina l'idea di questa demolizione dei classici schemi black metal in favore dell'influenza (in questo caso quella sinfonica) peccato ci siano grandi pecche nella realizzazione quali i mezzi utilizzati, che definirei quasi di infimo livello, e il distacco dalla matrice black che è fin troppo eccessivo. Con i dovuti mezzi sarebbe potuto risulatare un album buono ma purtroppo in questo caso la scarsità dei mezzi ha penalizzato il lavoro. I pezzi sono abbastanza piacevoli e anche trascinanti in alcuni punti e il suono particolare dello screaming è apprezzabile, “the shadow lies frozen on the hills” è con molta probabilità il pezzo meglio riuscito di tutto l'album ma è una bella traccia immersa in un mare di tracce appena decenti e “where hope and daylight die” che è un pezzo gothic metal mal realizzato probabilmente caduto dentro per sbaglio.
Tirando le somme “stronghold” ha delle buone idee, e delle finezze qua e la che non sono male, si lascia ascoltare senza problemi, tuttavia è mal realizzato e sinfonicamente esagerato per questo non lo considero sufficiente 5 solo perchè comunque c'è di base una certa ascoltabilità
 
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view post Posted on 13/2/2009, 23:15
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SUMMONING – STRONGHOLD

I Summoning. Adoro questo gruppo!!
Tralasciando questa considerazione, arrivo alla recensione dove cercherò di essere il più oggettivo possibile.
Parto col dire che non considero questo come l’album migliore di questo duo austriaco; piuttosto è meglio ascoltarsi "Minas Morgul" o "Dol Goldur". Di fatto, però, questa è l’unica opera dei Summoning dove una volta tanto lasciano perdere Tolkien e il suo Signore degli Anelli, dal quale hanno preso ispirazione per i testi di tutte le canzoni di tutti i loro album!! Alcune sono state scritte pure nel "linguaggio nero di Mordor"vabbè, lasciam perdere! xD
Tornando a Stronghold, l’album si presenta con sonorità Symphonic Black Metal e qualcosa di Gothic, il tutto condito da un’atmosfera meravigliosa che ti cala nel mezzo dell’album; caratteristica ormai comune a tutti i lavori dei Summoning. Difficile descrivere a parole ciò che riesce a creare la musica di questo gruppo che ti porta veramente fuori dalla realtà, per entrare in un mondo diverso.
L’album si apre con un’intro che prepara al "viaggio" in quest’album, che poi sfocia in "Long Lost To Where No Pathway Goes", traccia molto bella . Troviamo poi "The Glory Disappears" che segue il ritmo preso dalla traccia precedente. Da questo punto, troviamo il quartetto delle canzoni migliori dell’album, a mio parere. "Like Some Snow-White Marble Eyes", "Where Hope and Daylight Die", "The Rotting Horse on the Deadly Ground" e "The Shadow Lies Frozen on the Hills" sono tracce favolose, sublimi!! In particolare la seconda con la voce femminile dolce e cullante, ed un ritmo che prende subito e la quarta che forse è la migliore di tutta l’opera.
Le ultime due tracce invece non mi convincono poi molto, anche se sono comunque apprezzabili.
Nel complesso è un lavoro magnifico, veramente d’atmosfera e che crea sensazioni indescrivibili a parole.
Bisogna provare i Summoning per capire di cosa si stia parlando.
Da un punto di vista tecnico, la voce è uno scream "lontano", ruvido, molto espressivo che lascia posto in una traccia ad una voce femminile. Come strumenti, non ne troviamo nessuno che prevale e non sono presenti assoli od altro, al massimo parti strumentali col supporto delle tastiere, molto importanti per questo lavoro. I testi sono molto belli, quasi delle poesie.
In definitiva, un album bellissimo, forse troppo lungo e non per le orecchie di tutti, ma veramente da provare.
Do un 9 pieno.
 
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3 replies since 19/1/2009, 15:36   121 views
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