| SUMMONING – STRONGHOLD
I Summoning. Adoro questo gruppo!! Tralasciando questa considerazione, arrivo alla recensione dove cercherò di essere il più oggettivo possibile. Parto col dire che non considero questo come l’album migliore di questo duo austriaco; piuttosto è meglio ascoltarsi "Minas Morgul" o "Dol Goldur". Di fatto, però, questa è l’unica opera dei Summoning dove una volta tanto lasciano perdere Tolkien e il suo Signore degli Anelli, dal quale hanno preso ispirazione per i testi di tutte le canzoni di tutti i loro album!! Alcune sono state scritte pure nel "linguaggio nero di Mordor"vabbè, lasciam perdere! xD Tornando a Stronghold, l’album si presenta con sonorità Symphonic Black Metal e qualcosa di Gothic, il tutto condito da un’atmosfera meravigliosa che ti cala nel mezzo dell’album; caratteristica ormai comune a tutti i lavori dei Summoning. Difficile descrivere a parole ciò che riesce a creare la musica di questo gruppo che ti porta veramente fuori dalla realtà, per entrare in un mondo diverso. L’album si apre con un’intro che prepara al "viaggio" in quest’album, che poi sfocia in "Long Lost To Where No Pathway Goes", traccia molto bella . Troviamo poi "The Glory Disappears" che segue il ritmo preso dalla traccia precedente. Da questo punto, troviamo il quartetto delle canzoni migliori dell’album, a mio parere. "Like Some Snow-White Marble Eyes", "Where Hope and Daylight Die", "The Rotting Horse on the Deadly Ground" e "The Shadow Lies Frozen on the Hills" sono tracce favolose, sublimi!! In particolare la seconda con la voce femminile dolce e cullante, ed un ritmo che prende subito e la quarta che forse è la migliore di tutta l’opera. Le ultime due tracce invece non mi convincono poi molto, anche se sono comunque apprezzabili. Nel complesso è un lavoro magnifico, veramente d’atmosfera e che crea sensazioni indescrivibili a parole. Bisogna provare i Summoning per capire di cosa si stia parlando. Da un punto di vista tecnico, la voce è uno scream "lontano", ruvido, molto espressivo che lascia posto in una traccia ad una voce femminile. Come strumenti, non ne troviamo nessuno che prevale e non sono presenti assoli od altro, al massimo parti strumentali col supporto delle tastiere, molto importanti per questo lavoro. I testi sono molto belli, quasi delle poesie. In definitiva, un album bellissimo, forse troppo lungo e non per le orecchie di tutti, ma veramente da provare. Do un 9 pieno.
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