Listening Club (recensioni musica metal, rock e altro)

Obituary - Back From The Dead, death metal

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Rayzzen
view post Posted on 1/2/2009, 17:16




Obituary
Back From The Dead



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1.Threatening Skies
2.By the Light
3.Inverted
4.Platonic Disease
5.Download
6.Rewind
7.Feed on the Weak
8.Lockdown
9.Pressure Point
10.Back From the Dead
11.Bullituary - (remix)


 
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porzioo
view post Posted on 7/2/2009, 17:06




I riff sono buoni, le chitarre perlopiu' lente e pesanti, anche se non mancano gli assoli veloci. La batteria è abbastanza possente e precisa.
E' un disco caratterizzato dalla pesantezza del suono e da una certa lentezza. Un disco che definirei diretto nel suo insieme con un unico neo: quel remix alla fine con un cantato rap che non mi piace per niente.
Può piacere a chi apprezza in particolare modo un suono granitico, pesante, io pero' come voto per adesso sto sul 6.5
 
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Rayzzen
view post Posted on 8/2/2009, 16:08




obituary, famosissima band della scena death. Ci troviamo innanzi al loro quarto album, album uscito nel '97.
Il tipico suono americano è spiccatissimo, cadenze pesanti lasciano poco spazio a interpretazioni tecniche e solistiche (piccoli apostrofi qua e la in una canzone ma non cosi eccessivi) e alla melodia. Poche note ripetute allo spasmo annichiliscono l'ascoltatore in un'atmosfera pesante, soffocante e rabbiosa. Peculiarità del gruppo è la voce molto caratteristica penso addirittura inconfodibile. Il cantato non è un vero e proprio growl ma un clean graffiante e ''acido''.
In generale un gruppo molto grintoso, piacevole da ascoltare e aggiungerei fondamentale per la nascita di quel death metal floridiano piu pestato di fine anni 80. Quest'album pero non è importante ma anzi è risultato un quasi affossamento degli obituary anche se nonostante tutto si lascia ascoltare 5,5

Edited by Rayzzen - 8/2/2009, 16:50
 
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mikaelsh
view post Posted on 8/2/2009, 16:38




OBITUARY – BACK FROM THE DEAD
premettendo che gli obituary sono uno di quei gruppi che ho sentito solo un paio di volte in vita mia e di cui non conosco praticamente niente, mi sono voluto comunque cimentare nella recensione.
In quest'album possiamo riscontrare una forma di death fluida e mutevole, capace di cambiare ad ogni pezzo, passando da momenti più lenti e pesanti, a veloci passaggi che cercano di non distaccarsi in alcun modo dalla matrice thrash che li ha plasmati. L'impronta thrash è molto persistente soprattutto nelle voci, senza alcun growl ma soltanto rabbiose e urlate, le ritmiche e le voci in alcuni momenti non si fermano al thrash, ma risalgono ancor di più la corrente fino a giungere all'hardcore puro. Un album che si lascia apprezzare anche da orecchie magari non propriamente legate al death (leggasi “me”). Non so quanto l'ascoltatore medio death apprezzi certe particolarità che io trovo piacevoli, ma a mio parere un bel 7 se lo merita. (non ho volutamente preso in considerazione il remix finale per pietà)
 
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Necrodyssey
view post Posted on 8/2/2009, 17:02




Con gli Obituary ritroviamo il tipico sound del death metal old school americano. L’album parte abbastanza bene con Threatening Skies un pezzo abbastanza veloce e immediato. Il sound è quello inconfondibile degli obituary, ma manca qualcosa purtroppo…la voce di John Tardy è forse l’unico elemento che da un po’ di carattere all’album, ma risulta meno incisiva e aggressiva rispetto ai lavori precedenti della band. L’album nel complesso è abbastanza lento, le cui tracce sembrano somigliarsi abbastanza, senza attirare particolarmente l’attenzione dell’ascoltatore e senza risultare particolarmente elaborate [un po’ banali e a tratti ripetitive]. Inverted e Platonic Disease forse possono essere considerate le uniche tracce vagamente accettabili di un album, [potevano anche risparmiarsi Bullituary (Remix) che credo in tanti non avranno apprezzato XD ], che purtroppo, è ben lontano dai capolavori passati della band come Cause Of Death e Slowly We Rot.
Voto: 7
 
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4 replies since 1/2/2009, 17:16   80 views
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