Rayzzen |
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| Album strano questo dei trivium, come anche strana è la band. Inizialmente i trivium nascono come gruppo metalcore per poi dedicarsi a sonorità piu thrash a quanto leggo (cosa che sinceramente non sapevo). Effettivamente ero piuttosto scettico sulla riuscita dell'opera pero mi sono dovuto un po (poi spieghero perchè solo un po) ricredere sulla loro riuscita. L'album parte bene con ''ignition'', un thrash moderno che ricorda molto pero i primi lavori dei metallica. Si tratta (come giustamente ha detto porzio) di un thrash forse piu giovanile adatto ai ragazzini di adesso che magari cercano qualcosa di vecchio dei veri pilastri del genere ma da cui vogliono anche staccarsi un po dalle tendenze facendo gli ''alternativi''. L'album ha spiccatissimi elementi thrash, dalla voce alla batteria un po piu sottotono sono invece i riff. Nonostante l'apparente maschera i trivium non si distaccano completamente dal genere da cui derivano e lo trascinano (anche abbastanza spiccamente) in questo album... lo si nota benissimo nei cori, negli intrecci vocali alternati (vedi ''becoming the dragon'' ,nell'alternanza di parti melodiche e in alcuni stacchi di voci filtrate e con effetti elettronici (elementi che nel metalcore sono soliti essere presenti). Il suono è tecnico e pulito, abbastanza incalzante e vario... gli assoli ci sono, molto acuti veloci ma non disturbanti o pesanti all'ascolto. Nonostante il numero di tracce e le lunghezze l'album scorre relativamente velocemente, si lascia portare fino in fondo senza troppi sudori freddi (anche se proseguendo si hanno spicchi piu accentuati di metalcore che di thrash). Album del genere penso abbiano un pubblico piu di nicchia, probabilmente il vero thrasher rabbrividirebbe davanti a questo lavoro mentre altri giovincelli piu aperti potrebbero rimanerne soddisfatti. Si potrebbero mettere due voti alla fine dell'ascolto, uno per la sonorità moderna e uno per il legame al thrash.... io mi sento di piu di valutare nel secondo caso.... voto 6-
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