Listening Club (recensioni musica metal, rock e altro)

The Monolith Deathcult - Trivmvirate, death metal

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Necrodyssey
view post Posted on 2/3/2009, 11:39




The Monolith Deathcult

Trivmvirate


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1.Deus Ex Machina
2.Wrath of the baath
3.Kindertodeslied
4.Master of the bryansk forests
5.M.M.F.D.
6.I spew thee out of my mouth
7.Demigod
8.Den ensomme nordens dronning



Buon ascolto. :D
 
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porzioo
view post Posted on 7/3/2009, 16:58




Un death con contaminazioni elettroniche per un lavoro vario e che presenta tante atmosfere.
Oltre ai pezzi , come ho detto dove il death si accompagna a intermezzi elettronici, troviamo brani direi dal tono epico e marziale e infatti ho letto che i testi parlano di battaglie e temi storici.
Violenza e oscurità in chiave sperimentalista e una buona produzione, accompagnata alla tecnica fanno di questo disco un ascolto ricco e mai noioso.
Anche in questo caso, non essendo ferrato in fatto di sperimentazioni, dovrei rimanere su di un voto neutrale , ma invece mi voglio sbilanciare di mezzo punto perche' ho trovato il disco interessante e do 6.5
 
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Rayzzen
view post Posted on 8/3/2009, 16:19




Cantato possente, grezzo e brutale. La batteria è veloce, dal suono corto e molto impostato... Siamo difronte a uno stile vario, si passa da strutture elettroniche psichedeliche a sovrapposizioni quasi ''gregoriane'' o ''tribaleggianti'' che nonostante la loro diversità risultano ben realizzate ed omogenee. Ritmi incalzanti e sonorità brutali caratterizzano questo triumvirate. Le canzoni sono piene di carica, dalla prima all'ultima. Non mi sento di farne spiccare una rispetto alle altre perchè sono tutte a pari livello per un motivo o per l'altro, anche se c'è da dire che ''Kindertodeslied'' è veramente una signora canzone con matrice elettronica ben incorporata nel death.
Bravi The Monolith Deathcult, voto 8 e mezzo
 
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Necrodyssey
view post Posted on 8/3/2009, 17:39




Un album brutal molto particolare e vario, in cui l’originalità non manca. Troviamo un po’ di tutto: dai cori puliti e di grande effetto, ai pezzi campionati e alle voci distrorte e filtrate….potremmo definirlo un death con vaghe influenze industrial. Un mix che decisamente non stanca o annoia l’ascoltatore, la cui aggressività non si attenua nonostante i vari cambi di stile e le strane scelte adottate con l’aggiunta di elementi elettronici. Le tracce sono di lunga durata e ben articolate e ognuna trattante un tema diverso…vengono affrontate principalmente tematiche storiche: dalla seconda guerra mondiale, a vicende più vicine a noi, come la tragedia del sottomarino russo Kursk [dove in Den ensomme nordens dronning, per quasi tutta la durata del brano, si sente il tipico suono di un sonar]¸ i testi risultano complessi e ponderati, tra cui spicca maggiormente quello di Deus ex Machina…una sperimentazione che ho ben apprezzato fin dal primo ascolto.
Voto: 8
 
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3 replies since 2/3/2009, 11:39   58 views
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