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Blind Guardian - Nightfall in Middle-Earth

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porzioo
view post Posted on 7/3/2009, 17:18




Blind Guardian

Nightfall in Middle-Earth

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01. War Of Wrath
02. Into The Storm
03. Lammoth
04. Nightfall
05. The Minstrel
06. The Curse Of Fëanor
07. Captured
08. Blood Tears
09. Mirror Mirror
10. Face The Truth
11. Noldor (Dead Winter Reigns)
12. Battle Of Sudden Flame
13. Time Stands Still (At The Iron Hill)
14. The Dark Elf
15. Thorn
16. The Eldar
17. Nom The Wise
18. When Sorrow Sang
19. Out On The Water
20. The Steadfast
21. A Dark Passage
22. Final Chapter (Thus Ends...)
 
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HybridMoments
view post Posted on 11/3/2009, 22:16




Blind Guardian

Nightfall in Middle-Earth



Immergiamoci direttamente nella stesura del disco, senza troppe abbindolazioni.

Nightfall in Middle-Earth racchiude dalle più melodiche sonorità del Metal alle durezze più cospicue. Si tratta di un Concept Album.
Un rilevante Power Metal s'annoda a cristalline ritmiche Heavy, meno evidenti, ma accompagnatrici dell'intero percorso.
Anche la prontezza alla "Speed Metal" s'avverte in marcata maniera; possiamo, dunque, goderci un disco all'insegna delle svariate sfaccettature del genere padre.
E che dire dell'atmosfera?!
M'accingo ad affermare la tonalità lugubre che un po' si scaglia contro quella melodicità; una leggiadra contrapposizione di scenari e note.
Un soffio di oscurità irrompe sulla serenità; molto bello questo particolare.

Mi soffermo sulle voci.
I cori tendono a molestare e a stancare.
Non so, li trovo sgradevoli e troppo "scanzonati".
Alleggerire la parte corale no, eh?

L'album, però, riesce a fotografare differenti sensazioni; dalla furia alla collera, dall'esultanza alla quiete.

Non tralasciamo le carezze epiche, componenti essenziali di questo lavoretto del 1998.

Bisogna essere preparati a questi cambi d'umore che, un po' straziano, un po' confortano, un po' frustrano.

Posso testimoniare la linearità musicale di Nightfall in Middle-Earth, e la costanza con cui vengono miscelate le diverse ritmiche presenti; amareggiata dai già citati cori, però, mi permetto di mettere il puntino su questa pecca.

Si, probabilmente queste 22 tracce stremano un pochetto (anche se ve ne sono alcune breverrime), soprattutto coloro che ascoltano il disco per la prima volta e che non sono addestrati a tale persistenza. Ci ripenseranno prima di riascoltarlo ancora!

Notevole Time Stands Still (At The Iron Hill), pezzo che elogio di buon grado.

Complessivamente questa cavalcata enfatica o la si apprezza o la si schernisce.



Voto: 6 e mezzo

 
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view post Posted on 11/3/2009, 22:27
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BLIND GUARDIAN - NIGHTFALL IN MIDDLE-EARTH

Una sola parola : sublime.
Forse però un unico aggettivo non rende gloria a questo che è di fatto il capolavoro della band; anzi uno dei capolavori della musica in generale.
Un lavoro che unisce dolore e rabbia, poesia ed epicità in un intreccio magnifico.
"Nightfall In Middle-Earth" è però forse il lavoro più discusso della band. Schiere di fan lo adorano; altre lo disprezzano per un eccessivo allontanamento della band dalle sonorità di inizio carriera.
C'è da dire però che erano già venuti altri album peggiori.

Questo album è anche, forse, uno dei migliori concept album mai realizzati, basato sul Sirmallion di J.R.R. Tolkien; un grandissimo tributo ad un'altrettanto grande opera.
Tutta la struttura dell'album è quindi basata sull'alternarsi di tracce molti brevi (si parla di alcuni secondi) che presentano o brevi parti narrate o suoni di battaglia, a canzoni vere e proprie di 5-6 minuti. Lo scopo è quello di narrare tutta la vicenda, dalla guerra iniziale che da' il via al racconto, "War Of Wrath" appunto, fino al capitolo finale, attraverso tutte le vicende principali. Lo scopo è quello di calare l'ascoltatore nel racconto, nel furore della battaglia (Into The Storm), nel dolore della morte (Blood Tears).
Scopo raggiunto alla perfezione, dato che ci si sente proprio trascinati da questo lavoro.
La poesia del Sirmallion incontra le melodie maestose e cupe dei Blind Guardian; si procede in un crescendo di furore nella battaglia oscura per il Silmaril. Tutto il disco è un concentrato di potenza, melodia, epicità.
L'apertura con Into The Storm è da paura; uno dei migliori pezzi di questa band; pezzo ricco di potenza e trascinante. Si arriva poi ad una traccia più nostalgica che forse è la migliore dell'album assieme a "Mirror Mirror" : "Nightfall". Velati cori femminili e flauti la contraddistinguono assieme a dolci melodie ed un ritornello corale favoloso.
Si arriva poi ad un crescendo di combattimenti e lacrime - "The Curse of Feanor" e "Blood Tears" - che creano un percorso emotivo che porta direttamente alla già citata "Mirror Mirror". Eccelsa! Un riff nordico e tagliente, accompagnato da drumming di guerra, apre su una strofa veloce incisiva, strutturata su una metrica propria delle liriche, ma non per questo meno melodica. Il ritornello è impreziosito da uno scream appartenente alla strofa, che sconfina accostandosi al possente coro. La prestazione vocale è esaltante, quasi sicuramente la migliore che Hansi abbia mai offerto; l'assolo è altrettanto magnifico e la canzone si chiude con un arpeggio vibrante e maestoso. Sin dopo il primo impatto è impossibile non riascoltarla ancora ed ancora, sia singolarmente che in mezzo al concept. Deve essere ascoltata.
Dopo arriva "Noldor" : decadente, gelida, nostalgica...quasi commovente.
"Thorn" e "The Eldar" offrono altre prove capaci di suscitare lacrime. Epica nel suo furore, splendida nella sua complessità, "Tme Stands Still (At The Iron Hill)" è l'unica altra traccia in grado di competere con "Nightfall" e "Mirror Mirror". La batteria e la chitarra duettano in un inizio magico. La voce serpeggia prima in tonalità sottili e alte, per poi trasformarsi in un grido di disperazione. I cori, i magnifici arpeggi e la tecnica suprema, riportano con fedeltà la drammatica vicenda che il testo tratta : il duello fra Morghot e Fingolfin. Ancora un finale eccellente per una traccia incommentabilmente bella.
(Per semplicità ho evitato tutte le tracce d'intermezzo! Ma anche gli intermezzi che collegano quasi tutte le tracce di questa opera riescono ad appassionare e a tenere in costante tensione l'ascoltatore)

Questo disco segna, quindi, la completa evoluzione del sound dei Blind Guardian, dall'iniziale e grezzo speed/power degli esordi a un metal che riesce ad essere diretto e aggressivo ma anche maestoso e melodico.
E' qualcosa di più completo, qualcosa che fonde davvero alla perfezione il lavoro musicale e quello lirico. Un disco da avere, per chiunque.

Di conseguenza, non ci penso su due volte a dare 10

 
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HybridMoments
view post Posted on 11/3/2009, 22:31




CITAZIONE
anzi uno dei capolavori della musica in generale.

Addirittura :lol:
 
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view post Posted on 11/3/2009, 22:39
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Forse mi sono lasciato trascinare troppo dalla recensione di quest'album, che adoro!
Però comunque è veramente un ottimo lavoro!!
 
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porzioo
view post Posted on 20/3/2009, 16:00




CITAZIONE
Questo disco segna, quindi, la completa evoluzione del sound dei Blind Guardian, dall'iniziale e grezzo speed/power degli esordi a un metal che riesce ad essere diretto e aggressivo ma anche maestoso e melodico.

Anch'io lo considero il loro album migliore.
Credo che un album come questo possa piacere moltissimo come non piacere assolutamente perchè rappresenta quella particolare genere di metal melodico che piace o non piace senza mezzi termini.
Personalmente apprezzo queste sonorità e questi album che sono delle cavalcate che ti ascolti tutte in colpo dall'inizio alla fine.
Direi che come genere lo catalogherei come metal melodico con una pesante influenza epic e degli squarci folk .
Essendo un concept album ci stanno anche gli intermezzi parlati o musicali che seguono la narrazione della storia.
Voto 9
 
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5 replies since 7/3/2009, 17:18   114 views
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