Listening Club (recensioni musica metal, rock e altro)

Danzig - Danzig

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HybridMoments
view post Posted on 20/3/2009, 18:15 by: HybridMoments




DANZIG - Danzig




Le tenebre padroneggiano sull'omonimo disco della band del buon Danzig.
Tutto il resto è sfumatura, contorno, evanescenza.
Una fusione folle e stravagante quella di Glenn, una combinazione di generi spettacolare. Magnificamente logica e imprevedibile.

Proviamo ad assaporare più da vicino questa oscura miscela di ritmiche:
da un lato s'avvertono sonorità Rock tipiche degli anni 70, dall'altro si va ancora più indietro nel tempo, sempre naufragando tra le più opache facce del genere.
E che dire del lato "Dark" di questo disco?
E di quella vena Horrorosa derivata dai Misfits?
E di quella pesantezza gravosa alla "Doom" ?
E, ancora, di quella lieve Psichedelia considerevole a dir poco?
Tutto è Danzig.
Tutto è concentrato qua.
Tutto è frutto di un' ambiguità senza fine.

Gemma sonora senza tempo, sfornata alla fine degli anni 80 (1988), ma degna d'esistere sempre. Si, anche prima sarebbe potuta esistere, e così in un vago futuro.

L'evoluzione dello stesso Glenn è rilevante non poco. Così come la sua posata andatura vocalica. Le note. L'inclinazione sensitiva.
Non è cambiato. Lui è sempre stato così. Aveva solo bisogno di mostrare questi altri suoi sfuggenti lati.

10 brani, insaziabili, compromettenti, e così "bui" da offuscare ogni senso, ogni via, ogni mente.
Li elogio tutti insieme. Non chi più o chi meno.
Non posso permettermi di dar risalto ad un pezzo o ad un altro. Non ne son capace (in questo caso).

E come non lodare la venatura rozza, grossolana, sudicia e impura del Rock?
Beh, beh, beh.
E, ancora, vi dico che saremo riportati indietro nel tempo tante e tante di quelle volte da credere di possedere i tempi andati.

Viaggio dannato questo.

Maledetto.

Procreatore di godimento.

Malato.

Che altro dire, io vi consiglio l'ascolto immediato di questa perlina.
E non perché si tratta di Danzig, ma perché ci troviamo di fronte ad un validissimo capolavoro, immortale.

E al termine, mai più nulla ci distaccherà dalle tenebre. Inutile sottrarsi al macabro, all'ombra. Inutile cercar luce.
Glenn non pone limiti a quell'infinita atmosfera funerea.



Voto: 9



:wub:




 
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5 replies since 20/3/2009, 12:48   92 views
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